Giuseppe Figliomeni lustra la propria armatura, il match contro il Varese sarà soprattutto la sua battaglia. Il 25enne difensore della Juve Stabia, in comproprietà tra i gialloblù ed i biancorossi lombardi, affronterà domani una fetta del proprio destino in un vorticoso mix che miscelerà in unico pomeriggio passato, presente e futuro di una carriera che ha ancora tanto da vivere. «Sono sereno – spiega il centrale gialloblu –, Braglia sa che può puntare su di me, il recupero dall’infortunio procede egregiamente. A Castellammare ho trovato uno spogliatoio coeso che ha permesso a me ed ai tanti altri nuovi arrivi di integrarci rapidamente sentendoci sin da subito parte di un progetto importante. In città si respira grande entusiasmo, è l’ambiente ideale per fare calcio».
Nessun rimpianto dunque per aver lasciato una delle candidate alla promozione. «La partita contro il Varese sarà fondamentale per la Juve Stabia, per il sottoscritto rappresenterà solo una nuova chance di dimostrare all’ambiente di meritare la maglia che indosso in questo momento. Il destino di noi calciatori ci porta a cambiar club di continuo, ritengo una perdita di tempo fermarsi a pensare a ciò che poteva essere e non è stato. L’anno scorso, quando ero in prestito alla Nocerina, sfiorai il gol del pareggio all’Ossola, il ds varesino Mauro Milanese mi diede del folle. È la mia natura, garantisco il cuore ai tifosi che rappresento». Al di là di quel che sarà il risultato finale, lo spettacolo è garantito. «Vogliamo conquistare la prima vittoria stagionale, non possiamo più attendere. Sono convinto che il Varese abbia tutte le carte in regola per poter vincere il campionato senza passare per i playoff, chiedere ulteriori stimoli in questa fase sarebbe impossibile. Per noi sarà la classica prova del nove, saremo chiamati a dimostrare che la prestazione sciorinata a Novara non è stata frutto della casualità».
Il match del Piola, disputato sabato scorso, può dirsi in realtà terminato solo nella serata di ieri. Nel pomeriggio Piero Braglia si era infatti recato a Roma per discutere il ricorso avverso le 2 giornate di squalifica comminategli per aver provocatoriamente indirizzato un bacio e mostrato il dito medio ai tifosi piemontesi al momento dell’allontanamento voluto dall’arbitro durante il secondo tempo della partita. Il legale della Juve Stabia, Edoardo Chiacchio, avvalendosi di una foto che mostrava il palmo della mano dell’allenatore toscano completamente aperto, sperava di far cadere i due capi di imputazione. Nulla da fare per la Corte di Giustizia Federale, il ricorso è stato respinto.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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