Non è una gara come le altre. E d’altra parte a Lanciano è sempre stato un po’ così: un appuntamento particolare. La Juve Stabia cerca i tre punti in quello che può essere considerato, e a ragione, uno scontro diretto per la salvezza. La squadra di Gautieri, ex attaccante anche del Napoli e pupillo di Zeman, è sicuramente una delle rivelazioni di questo torneo e ha ripercorso, come spiegato anche da Braglia nella conferenza di metà settimana, il cammino degli stabiesi negli ultimi anni. «Giocano un buon calcio, viaggiano sull’entusiasmo della promozione dello scorso anno. E poi, inutile nascondersi, a gennaio si sono anche rafforzati prendendo giocatori come Plasmati, che in questa categoria possono dare tanto».
A Lanciano, in questi ultimi anni, sono state scritte alcune delle pagine più importanti della storia del club stabiese. Nel 2008 al “Biondi” si chiudeva l’era di Cesarano e Feola, dando il via a quella targata Giglio-Manniello. La salvezza conquistata ai playout dalla Juve Stabia di Constantini consentì il passaggio di consegne al nuovo gruppo che, ironia della sorte, sempre a Lanciano, un anno dopo, dovette subire l’onta della retrocessione, ancora agli spareggi, dopo il ripescaggio dei rossoneri. Dal balzo in Seconda Divisione ebbe inizio, poi, la clamorosa cavalcata fino in serie B, con due promozioni di fila che hanno portato il club di viale Europa ad alti livelli nel calcio italiano.
Non sarà una gara come le altre, dunque, questo pomeriggio, con tanti intrecci tra le due rivali: dall’amicizia tra i presidenti Manniello e Maio (che a Castellammare ha fatto ormeggiare la sua imbarcazione), al rapporto stretto che lega Gautieri a Giglio, senza dimenticare gli ex come Falcinelli e Ceccarelli che proveranno il più classico sgambetto all’undici di Braglia. Il tecnico toscano ha chiesto ai suoi di tentare l’impresa. «Una vittoria ci consentirebbe di chiudere quasi definitivamente il discorso salvezza», questo l’imperativo dell’allenatore che per la sfida odierna dovrà fare ancora a meno di Mbakogu e Gorzegno, fermi per infortunio da ormai qualche turno, oltre a Mezavilla che, scongiurato l’intervento al gomito, non sembra ancora in condizione di poter scendere in campo.
L’undici iniziale dovrebbe essere praticamente lo stesso che Braglia ha opposto al Modena dieci giorni fa. Nocchi ha ritrovato sicurezza e un posto da titolare tra i pali, davanti a lui difesa a tre, con Martinelli, Figliomeni e Scognamiglio, con Baldanzeddu e Dicuonzo schierati esterni alti, ma che all’occasione arretrano per dare maggiore copertura al reparto. Centralmente, al fianco di Caserta, Jidayi sembra favorito rispetto a Doninelli che può rendere meglio in un centrocampo a tre. Trio avanzato con Acosty, Cellini e Zito, mentre Bruno, Verdi e soprattutto l’ex Improta scalpiteranno in panchina pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro