Non c’è tempo per leccarsi le ferite, la sconfitta con Varese va già in archivio, per la Juve Stabia è subito tempo di voltare pagina. Domani sera, a Grosseto, il turno infrasettimanale diventa già banco di prova, forse addirittura ultima spiaggia, per la squadra di Braglia, chiamata a dare una sterzata ad un’annata iniziata subito in salita.
Lo stop interno, il secondo in tre gare (col Livorno alla prima giornata l’altra sconfitta), la contestazione dei tifosi, l’incontro con i due presidenti, Giglio e Manniello, e soprattutto l’ira del tecnico abbattutasi ieri pomeriggio, alla ripresa, sulla squadra, sono segnali forti, uno scossone ad un gruppo che sembra aver perso carattere, grinta e cattiveria agonistica: «Dopo la gara di sabato – a parlare per conto del gruppo è stato il capitano Donovan Maury – ci siamo guardati in faccia nello spogliatoio. Anche prima dell’arrivo dei presidenti che ci hanno riportato l’umore ed il pensiero dei tifosi. Siamo tutti amareggiati, al di là dei risultati, per il modo in cui sono arrivati. Anche sabato sera, non vedevo da tempo volti così scuri, tra chi ha giocato e chi è rimasto fuori, in tutti c’è la volontà di dare ancora di più per superare il momento».
Il difensore belga abbozza un’analisi della situazione, chiedendo l’aiuto di tutti: «Il gruppo c’è, ed anzi, per certi aspetti, è anche più unito di quello dello scorso anno. Ogni singolo calciatore tiene alla maglia, ed è pronto a tutto per onorarla. La verità è che in queste prime gare al primo errore siamo sempre stati puniti. E questo ci porta inesorabilmente ad aver timore. Di vincere, di sbagliare. Non è un fatto fisico, assolutamente, siamo ormai a fine settembre. Dobbiamo solo stringerci ancora di più tra di noi, e cercare di trovare a tutti i costi il risultato, la prestazione, che può darci consapevolezza nei nostri mezzi e cambiare il nostro campionato».
Al di là della sconfitta, il capitano assolve la prestazione col Varese: «Se riguardiamo la partita, loro hanno calciato in porta solo due volte. Segnando, però, due reti. Ma sono arrivati sotto porta solo grazie ad errori nostri. Non è più come lo scorso anno quando le altre venivano ad aggredirci e noi potevamo giocare di rimessa. Ora, soprattutto in casa, siamo noi a dover fare la partita. Ma fino ad ora non siamo stati bravi a farlo. Poche le occasioni create, pochi i tiri nello specchio. Il modulo? Non credo sia questione di numeri, ma solo di convinzione». La squadra è col tecnico, Maury lo ribadisce senza mezzi termini, e guarda alla gara di Grosseto come ad un test importantissimo: «Siamo con Braglia, questo è fuori discussione. Dispiace, anzi, per la squalifica, nei momenti difficili, senza nulla togliere a chi l’ha sostituito, la sua grinta può essere determinante. A Grosseto andiamo per vincere, dovremo metterci il 150% delle nostre possibilità. Non ci sono alternative».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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