La Juve Stabia riparte dalla grinta ritrovata. Il pareggio di Grosseto, al di là dell’amarezza per una vittoria sfuggita sul filo di lana, ha riconsegnato a Piero Braglia ed ai tifosi gialloblu un undici desideroso di lottare per risalire le pareti di quell’inferno denominato zona retrocessione. «I ragazzi hanno disputato una partita eccezionale – spiega l’allenatore in seconda Mauro Isetto – dispiace davvero non esser riusciti a conquistare un successo a mio dire meritatissimo. In Toscana si è finalmente vista una formazione che in campo dà l’anima mordendo l’avversario alle caviglie, chi è stato schierato ha confermato di aver compreso a pieno l’importanza della gara».
Non è un caso che i campani siano tornati a splendere nel giorno delle esclusioni eccellenti. «Dopo la sconfitta interna contro il Varese abbiamo deciso di offrire una chance a coloro i quali si sono sempre allenati con abnegazione pur trovando poco spazio. Il gruppo ha lanciato un segnale importante, ora i veterani hanno compreso che alle loro spalle vi sono tutto fuorché semplici seconde linee». Da preparatore dei portieri, Isetto non può esimersi da un confronto sulle prestazioni dei due estremi difensori. «Bremec è stato sensazionale, alcuni suoi interventi sono stati spettacolari. È migliorato moltissimo rispetto a quando era con me al Taranto». Da evidenziare è soprattutto la straordinaria prova di un redivivo Mbakogu. «È questo il Jerry che conosciamo, se riuscirà a confermarsi su questi livelli regalerà grosse soddisfazioni sia a noi che a sé stesso. Spero che riesca al più presto a ritrovare la via della rete, una volta che si sarà sbloccato sono convinto che esploderà definitivamente». Sulla stessa lunghezza d’onda è colui che in estate ha investito 300mila euro per la comproprietà della punta nigeriana, il patron Franco Manniello. «A Grosseto abbiamo avuto la conferma di non esser folli – sottolinea il presidente della Juve Stabia –, è questo il Mbakogu su cui abbiamo scommesso. Il nuovo modulo ha confermato anche le qualità di Caserta, abbiamo ritrovato un elemento che non ha giocato in serie A per caso. Dopo le traverse di Erpen e Agyei spero che la dea bendata si ricordi di noi contro il Padova, altrimenti ci sarà bisogno di una benedizione».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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