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Juve Stabia, l’ex Colombi: «Questa non è crisi»

Il numero uno del Modena, ex della partita, domani sera sfiderà al Menti la squadra a secco di vittorie

Nel 2011 pose le proprie mani sulla storica promozione in serie B della Juve Stabia, giovedì potrebbe certificare con le sue parate la crisi gialloblù. Simone Colombi, simbolo con i suoi voli del balzo stabiese in serie B, tornerà domani per la prima volta da avversario allo stadio Menti con la maglia del Modena. «Sarà una partita particolare per me – sottolinea il portiere scuola Atalanta –, a Castellammare ho vissuto un anno e mezzo fantastico. Ho un ricordo eccezionale sia della tifoseria che dello staff tecnico, sarà davvero emozionante tornare nel teatro di tanti successi. Tengo a sottolineare che all’andata la mia esultanza sulla rete di Ardemagni è stata fraintesa, ero semplicemente felice per un gol vittoria giunto allo scadere in un momento per noi delicatissimo. Non volevo offendere nessuno, a 20 anni è normale esultare in queste circostanze».
Il match di domani sarà una battaglia per evitare di finire nell’inferno playout. «Sotto i 43 punti rischiano tutti i club – spiega Colombi –, solo una volta toccata quota 50 si potrà star tranquilli. Ho conosciuto solo oggi (ieri, ndr) Novellino, è un vincente e i frutti del suo lavoro si sono visti già in occasione del successo di Padova». Tra le fila della Juve Stabia difficilmente troverà spazio l’ex compagno Seculin, probabilmente nel pieno della sua stagione peggiore. «Andrea è un ragazzo serio – aggiunge l’estremo difensore emiliano –, gli errori fanno parte del mestiere. Non credo stia pagando il peso della mia eredità, il nostro è un ruolo in cui bisogna sempre pensare al presente». Sul banco degli imputati in casa stabiese vi è anche una difesa che ha in Baldanzeddu, Dicuonzo e Scognamiglio tre titolari in scadenza. «Questo fattore non può pesare sulle prestazioni di un professionista – afferma il 21enne –, poi ovviamente non sta a me entrare nello specifico della questione. Sono calciatori di qualità, presto torneranno sui propri standard classici. Lo stesso discorso vale per il collettivo, la Juve Stabia opera in maniera mirata da anni ed anche per questo campionato ha allestito una rosa di grande spessore rimpiazzando egregiamente i partenti. Non pesa l’addio di alcune bandiere come Maury, non si conquistano per caso 41 punti. È solo un momento negativo, a breve i gialloblù torneranno a correre. Mi fido di Braglia, devo tutto a lui e ad Isetto. Non smetterò mai di ringraziarli per la fiducia che mi hanno concesso».
Intanto Franco Manniello, patron della Juve Stabia, ha smentito le voci di un possibile addio. «Non ne so nulla – taglia corto il presidente gialloblù –, in questi giorni sono stato impegnato in attività che non c’entrano con il calcio. Ribadisco che in questo frangente bisogna solo remare tutti insieme dalla stessa parte per conquistare questa salvezza».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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