Mentre i tifosi della Juve Stabia provano ad accordarsi per ripetere, sabato prossimo contro il Lanciano al Menti, la “pañolada”, in segno di protesta per gli ultimi torti arbitrali subiti a Modena (lo scorso anno, contro l’Ascoli, dopo la richiesta di nove punti di penalizzazione da parte del procuratore Palazzi, la prima protesta con lo sventolio di fazzoletti), la squadra di Braglia cerca di isolarsi dalle polemiche concentrandosi sulla sfida con gli abruzzesi. Protagonista di un singolare episodio con l’ex Colombi, Thomas Danilevicius cerca di minimizzare,e spinge i suoi a trasformare in energia positiva la rabbia per una sconfitta immeritata: «Nella fattispecie–ricorda lo Zar -, Colombi mi aveva spinto in una mischia e alla fine sono stato ammonito io. Ma sono cose che succedono, a fine gara ci siamo comunque chiariti. Semmai dispiace un po’per l’esultanza a fine gara, so che ha fatto arrabbiare molto i tifosi (che hanno letteralmente preso d’assalto il profilo facebook del portiere emiliano, ndc). Festeggiare era giusto, per carità, forse in maniera così eclatante no. In fin dei conti lui deve molto alla Juve Stabia. Comunque, nessun dramma. Non meritavamo di perdere, le occasioni maggiori sono state le nostre, invece alla fine 1-0 per loro e torni a casa a mani vuote. Sì, fa male. Ma ormai è acqua passata, dobbiamo ripartire subito, lasciarci alle spalle la sconfitta di Modena e cercare di riprendere subito il cammino interrotto». Il bomber lituano è sceso in campo al fianco di Cellini dopo l’esclusione a scopo precauzionale con la Reggina. «Ora sto bene. Ho avuto qualche acciacco dopo la convocazione in nazionale,ma mi sono ripreso, credo di essere ormai pronto per dare un contributo ai compagni». Sabato arriva il Lanciano, una squadra che per molti versi ricorda la Juve Stabia dello scorso anno: «Sì, è vero. Hanno vinto il campionato a sorpresa, stanno facendo bene sulle ali dell’entusiasmo, non sarà una partita facile ma abbiamo rabbia da vendere in questo momento ed anche per loro sarà dura». Anche Danilevicius torna sul discorso del manto erboso del Menti che ormai sembra essere temuto dai calciatori per i tanti infortuni accorsi in queste settimane: «Beh, è innegabile che se vai a Cesena o Novara capisci quant’è diverso il sintetico di ultimissima generazione. Il manto del Menti è rovinatissimo, ma ovviamente questo non ci frena più di tanto. Di certo, a vedere la natura degli infortuni fin qui capitati sembra chiaro che in qualche modo c’entra anche il campo». Chiusura per il bomber nel segno dell’esperienza. Guai a guardare la classifica o fare voli pindarici: «È così. Basta pensare a noi nelle prime cinque giornate o alle quattro vittorie di fila dell’Empoli. Mancano tantissime gare, giochiamole una alla volta, cercando di arrivare presto ai 50 punti per la salvezza. A marzo faremo un punto e capiremo dove possiamo arrivare». Parola di Zar.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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