La Juve Stabia le ha provate tutte per cercare di tirarsi fuori dai bassifondi di una classifica che fa davvero male, soprattutto se letta alla luce delle prestazioni sfoderate per un intero girone di ritorno. Dal cambio di moduli, tra Braglia e Pea sono stati provati forse tutti i più noti, fino al cambio di allenatore. Mercoledì la società ha deciso per una visita al Santuario della Madonna di Pompei, con tutto l’entourage gialloblù che ha avuto modo di ascoltare la S.Messa nella cittadina mariana. «Per carità – spiega Gianni Improta -, nessuna scaramanzia, solo un modo per fare gruppo in questo periodo natalizio e condividere qualcosa che potesse dare ulteriore serenità ai ragazzi. È stato proprio un bel momento».
Juve Stabia e fede, un binomio che si rinnova nel tempo: negli ultimi venti anni, infatti, spesso i calciatori gialloblù hanno legato le proprie gesta ad un rapporto stretto con la religiosità. Dai tempi di Roberto Fiore, quando era un classico ricevere il sacramento della Cresima presso la parrocchia San Marco, situata alle spalle dello stadio e che dà nome alla curva, fino all’anno della promozione in B, caratterizzato, fin dai playoff dai gesti di solidarietà della squadra per la Caritas della parrocchia dedicata a Sant’Antonio e dalle corone del rosario che tutti i calciatori indossarono in occasione della finale del Flaminio, ricevute in dono dal parroco-tifoso, don Paolo Cecere, che le aveva acquistate in Terrasanta. «Spesso il nostro mondo ci tiene lontano da certi valori – prosegue Improta -, abbiamo cercato di riscoprirli tutti insieme».
Scaramanzia o meno, il gruppo è concentratissimo sulla sfida che domani pomeriggio a Crotone, vedrà impegnati i gialloblù nel terzultimo turno del girone di andata del torneo cadetto. «La squadra si è ritrovata dopo la sconfitta col Novara, i ragazzi hanno analizzato gli errori commessi e in tutti c’è la voglia di andare avanti, di provarle tutte per cercare di cambiare un copione che molti vorrebbero già scritto», dice Improta.
La squadra, intanto, è in apprensione per Vitale. L’esterno di proprietà del Napoli ha saltato le ultime due settimane di allenamento, oltre che le sfide con Bari e Novara, per un problema al ginocchio. In queste ore si attendono gli esiti degli esami sostenuti presso la clinica romana Villa Stuart del professore Mariani. Non è da escludere un interessamento del menisco, che potrebbe costare un intervento e il rientro del calciatore solo dopo la lunga sosta di gennaio.
Fonte: Il Mattino.
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