Come riferisce vivicentro.it, nel corso della trasmissione Juve Stabia Live Talk Show, è intervenuto il patron della Juve Stabia Franco Manniello: “Durante questo difficile periodo per il nostro paese, è chiaro che anche la Juve Stabia si sia fermata. Siamo tutti a casa in attesa di nuove disposizioni. La salute é al primo posto e nessuno deve rischiare. L’appello che lancio è quello di restare a casa per battere quanto prima il virus. É un momento bruttissimo che cambierà per sempre la nostra economia e la nostra vita. Lo stato deve aiutare le persone comuni che stanno soffrendo tanto fisicamente ed economicamente, non i milionari del pallone. Anche la Juve Stabia avrà delle perdite così come tutti. Ma in questo momento non ha senso parlare di calcio. Bisogna risolvere il problema sanitario e quello economico perché ci sono tante persone che rischiano la fame.”
Si va però poi alle questioni societarie e al campionato: “Per ora è inopportuno parlare di queste cose. L’unica cosa che dico chiaramente è che non riconosco l’amministratore D’Elia. Punto. Per quanto concerne il calcio posso dire che, a mio avviso, il campionato va bloccato. Ci sono più di 8000 morti e sarebbe da folli mandare a giocare i giocatori in giro per l’Italia, il virus non andrà via facilmente. Bisogna limitare i danni per poter partire in sicurezza a settembre con il nuovo campionato. La Juve Stabia accetterà le decisioni di chi di dovere ma personalmente credo sia difficile prendersi una responsabilità così pesante. Credo che molte squadre faticheranno ad iscriversi e che molte cose vadano cambiate: su tutto i contratti pesanti e gli obblighi di riscatto”.
Fonte: TMW
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