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Juve Stabia: il cuore non basta

Il sogno svanisce sotto i colpi di Seferovic ed Hegazi in una serata fredda e ventilata. Al Franchi non riesce lo sgambetto alla Fiorentina, terza in serie A con l’Inter con due punti di ritardo dal Napoli e quattro dalla Juventus. I viola vincono e approdano agli ottavi di finale di Coppa Italia, dove ad attenderli ci sarà l’Udinese. Ma la Juve Stabia, arrivata al Franchi dopo aver eliminato la Sampdoria, non fa drammi. L’importante era esserci. Che poi siano stati offerti spettacolo ed emozioni (su tutte la traversa di Murolo) ancora meglio. In duemila sono giunti in riva all’Arno a bordo di pullman, auto e treni proprio per non perdere l’appuntamento con la storia. Ma le emozioni si vivono anche in campo: per Seculin, Agyei e Acosty (entrato nella ripresa) è un ritorno a casa essendo cresciuti nella Primavera viola; per gli altri, a eccezione di Caserta (entrato a metà ripresa) che qui ci ha giocato da avversario, è una vetrina importante, una passerella come ha più volte ripetuto Braglia, il tecnico di Grosseto tifoso della Fiorentina per la prima volta al Franchi da allenatore dopo averci giocato con la maglia gigliata.
Assenti Aquilani e Toni, infortunatisi a Torino, Montella non rischia Jovetic e tra i pali lancia Neto ma nonostante ciò la distinta incute timore. Fare il gran colpo è un’impresa. La Juve Stabia gioca con il 4-1-3-2 con Baldanzeddu davanti alla difesa. Le novità, però, non risparmiano nessun settore. In difesa Vinci gioca a destra, mentre a centrocampo giostrano Jidayi, Doninelli e Agyei. In attacco, invece, il compito di scardinare la difesa toscana, schierata a tre, viene affidato a Mbakogu, al rientro dopo l’infortunio (uscirà per crampi), e Cellini. La partita è combattuta. I capovolgimenti di fronte sono rapidi ma in avvio è la Fiorentina a rendersi pericolosa con El Hamdaoui, prima di testa (6’) e poi con tiro rimpallato da Murolo (21’). La Juve Stabia, che si affida alla trappola del fuorigioco, punta sulle ripartenze. Su quella di Jidayi (24’) la difesa toscana ferma Mbakogu in angolo. I gialloblù crescono e sfiorano (28’) il vantaggio con Murolo, che centra la traversa con un colpo di testa. La Fiorentina a tratti va in affanno. Cellini è incontenibile e quando può fa venire i brividi a Neto (35’ e 37’). Sul fronte opposto, dopo il tentativo di Cassani (26’), El Hamdaoui resta la minaccia più concreta per la difesa che rischia di capitolare (42’) sul tiro di Romulo che si spegne di poco sul fondo.
Nella ripresa Montella lancia Cuadrado e Valero, Braglia giocoforza richiama Mbakogu (crampi) e schiera Acosty (6’). Pochi secondi dopo arriva il vantaggio di Seferovic, che su angolo svetta più in alto di tutti. Poi Seculin salva su Cassani (10’) e su Pizarro e Tomovic (18’) prima di rischiare di essere beffato da Baldanzeddu (20’). In campo entra Caserta (24’) ma la svolta non arriva. Hegazi raddoppia (27’) dopo una respinta di Seculin. Nel finale anche un palo per Tomovic. Ma ciò non scalfisce l’entusiasmo dei tifosi stabiesi.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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