Quattro minuti. Duecentoquaranta secondi. Per passare dalla gioia e dall’entusiasmo per una vittoria ormai a due passi, all’amarezza ed alla delusione di un pareggio che sa davvero di beffa. Sta tutta qui Juve Stabia-Ascoli, la gara che comincia dalla fine. Dall’1-0 di Murolo, che a pochi istanti dal triplice fischio sale più su di tutti per colpire di testa e battere Maurantonio, ai quattro minuti di recupero con la spettacolare sforbiciata di Zaza, l’ex più temuto, al diciottesimo centro stagionale, che gela letteralmente il Menti. In mezzo una partita a senso unico. Con la Juve Stabia capace di costruire tante palle gol, di sfiorare il vantaggio in più occasioni, ma senza trovare mai la zampata giusta per mettere la parola fine ad un momento di impasse del campionato. L’aveva preparata bene la gara contro i bianconeri Piero Baglia. Fuori Sasà Bruno (pare per qualche scintilla di troppo col tecnico), e Scognamiglio (che sarà in campo col Sassuolo martedì), le sorprese autentiche sono l’ingresso dal primo minuto di Nocchi (per rasserenare Seculin, spiegherà il tecnico) e di Doninelli, play nel centrocampo con Caserta e Agyei al posto di Mezavilla lasciato inizialmente in panca. Davanti un tridente tutto estro, Verdi, rapidità, Acosty, e potenza, Mbakogu.
Alle loro spalle torna il Baldanzeddu della prima parte dell’anno, quando ha saputo conquistarsi la stima e, forse la maglia, di molti club di serie A (su di lui il Genoa). In casa bianconera l’assenza del portiere Gomis, fuori per uno stiramento non si sente più di troppo, Maurantonio è in grande giornata, bravissimo a neutralizzare le due occasionissime consecutive su Mezavilla (al 28’ della ripresa). Zaza, il grande ex, tante volte rimpianto, non riesce a pungere, ben controllato da Murolo e Figliomeni, attenti e concentrati. Almeno fino a quei tremendi trenta secondi prima del fischio finale.
Soncin si fa notare soprattutto al momento del cambio con Fecsezin, primo (35’ del secondo tempo) a scaldare sul serio i guanti all’estremo stabiese. L’avvio di gara non è certo vibrante, il primo vero sussulto arriva solo al 28’ con al Juve Stabia che protesta per un presunto tocco con il braccio in area di Prestia, dopo il colpo di testa di Murolo. Per la terna arbitrale è tutto regolare. Al 47’ Verdi costringe Maurantonio ad alzare oltre la traversa su punizione, è forse l’ occasione più ghiotta della prima frazione. Più vibrante sicuramente la ripresa, con i gialloblù padroni del campo per almeno quaranta minuti. L’ingresso di Mezavilla sembra dare maggiore spessore alla manovra stabiese.
È il brasiliano (24’) a provarci in spaccata dopo un inserimento su colpo di testa a liberare di Peccarisi. Il finale è da film giallo. Prima il vantaggio campano con Murolo, quindi l’errore della difesa che lascia solo Zaza sul cross di Di Donato. Sul Menti cala il silenzio per un pari che fa male. Ma la Juve Stabia c’è, sembra essere tornata pian piano sui suoi livelli, martedì col Sassuolo è già tempo di conferme.
Fonte: Il Mattino
La REdazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro