La Juve Stabia cade al 90’, dopo quattro vittorie di fila si ferma sul campo della capolista, che procede sempre al ritmo iniziale di un’altra Juve: i bianconeri di Deschamps nel 2006-07 avevano conquistato appena un punto in più del Sassuolo. In parità numerica, probabilmente i campani avrebbero portato a casa il punto agognato, l’arbitro Ostinelli però espelle in un minuto Dicuonzo e poi Baldanzeddu, il secondo cartellino rosso diretto è eccessivo, e negli ultimi 6’ la squadra di Di Francesco riesce a passare. Il pareggio non sarebbe stato scandaloso.
Mbakogu era in dubbio, gioca invece dal 1’ e Cellini va in panchina, Murolo in tribuna. Buon avvio gialloblu, al 7’ un colpo di testa di Scognamiglio avvicina il bersaglio, per il Sassuolo un’opportunità significativa con Catellani, fuori. L’opposizione della Juve Stabia è convincente, la manovra incoraggiante, con un’opportunità da urlo al 33’: Mbakogu riceve sul vertice sinistro dell’area, si gira e calcia prontamente, il destro però è centrale, Pomini conferma di essere il portiere meno battuto del calcio professionistico italiano respingendo lateralmente, Acosty non trova la porta. L’undici di Braglia cala prima dell’intervallo, concedendo una punizione dai 20 metri: Nocchi è bravissimo a levare dall’incrocio il sinistro di Berardi, un altro calcio piazzato per i neroverdi non ha esito, mentre Boakye da 20 metri scheggia la traversa.
Alla ripresa il Sassuolo alza il ritmo, il portiere devia a fatica una conclusione da sinistra di Boakye, la supremazia della prima della classe parte delle fasce, la difesa gialloblu va in affanno, tremano i 50 tifosi arrivati da Castellammare su doppia conclusione da fuori, di Magnanelli e Missiroli, con respinte complicate di Nocchi, a dimostrazione della forma costata il posto a Seculin. Dopo un’ora Braglia leva Erpen, applaudito dal pubblico di casa perchè fra i protagonisti della promozione e della prima B del Sassuolo, dentro Cellini, uno degli artefici dell’ultima salvezza del Modena. Il centrocampo stabiese non fa filtro, Chibsah da fuori impegna ancora il portiere, le ripartenze sono molto veloci su entrambi i fronti, comunque il Sassuolo è costretto a calciare da lontano. Braglia in genere cerca di vincere sempre, qui si accontenta pure del pari, inserendo Maury per il baby Acosty, inutile nel secondo tempo. I gialloblu soffrono la condizione straripante del duo modenese di colore, passano al 5-3-2 e Dicuonzo per due volte chiude di giustezza. Il Sassuolo al posto di Catellani inserisce Pavoletti, capocannoniere in avvio di stagione con 5 reti e poi finito in panchina, la Juve Stabia contiene con disinvoltura superiore, innestando pure l’altro ex Jidayi per Genevier.
La palla match è a un quarto d’ora dalla fine, su rinvio di testa sbagliato da Terranova Mbakogu calcia prontamente con il destro, la fa rimbalzare in campo ma fuori dallo specchio. Il finale sembra tranquillo, il Sassuolo trova più spazi, sui calci piazzati tutti i gialli vanno a difendere sulla linea dell’area, esce un colpo di testa di Terranova.
Il campo pesante regge bene, Ostinelli espelle per un contrasto sulla trequarti con il braccio aperto su Berardi, sbaglia cacciando dapprima Scognamiglio, si corregge nel giro di qualche istante e mandando fuori Dicuonzo, ma poi esagera perchè riserva lo stesso trattamento a Baldanzeddu per un fallo da dietro sullo stesso Berardi. La Juve Stabia chiude in nove contro 11, entra la quarta punta Masucci, per Magnanelli, il possesso palla sassolese diventa doppio, Braglia chiude con il 5-3 e il gol arriva al 90’: cross da sinistra di Longhi, Pavoletti in acrobazia cerca la porta, la palla resta lì, Berardi infila e resta a terra per i crampi. Lo 0-0 sfuma così, è una beffa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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