Un’altra doppietta e il primato tra i cannonieri distante solo due reti. È sempre Marco Sau l’uomo del giorno in casa Juve Stabia. I gol messi a segno contro il Padova nell’anticipo di venerdì confermano la bontà del suo momento e, dopo essersi visto negare la 20esima tacca da un’autorete a Vicenza sette giorni prima, potrà finalmente passare dal patron Franco Manniello per incassare il premio previsto nel contratto.
«La mia esultanza dopo il rigore – scherza l’attaccante gialloblù – non era una dedica: stavo solo indicando in tribuna il presidente che adesso ha una promessa da mantenere…». Simpatico il siparietto con Manniello che, a fine match, tornava sull’argomento: «Sono ben felice di staccare l’assegno. Non solo per i 21 gol realizzati, ma anche perché Marco è un grandissimo ragazzo, che merita queste e tante altre soddisfazioni». Il bomber di Tonara, intanto, sorride con un pizzico di amarezza: tra sette gare dovrà tornare alla casa madre, il Cagliari, col sogno di diventare l’erede di Zola (ma a lui si sono interessate Roma e Milan) e a Castellammare ormai si parla già di «Sau… dade». «Sono contento di arrivare dopo tanti sforzi in A – ammette – ma questa piazza, il club, i tifosi, i compagni, mi resteranno sempre nel cuore. L’obiettivo ora è quello di arrivare il più in alto possibile. Sia a livello di squadra tentando l’impresa dei playoff, che personale, migliorando ancora il mio bottino».
Per un Sau già con la valigia pronta verso la serie A, la piazza sposta la sua attenzione sul futuro di Piero Braglia. Il tecnico ha ammesso di aver ricevuto l’offerta per il rinnovo dal club, ma prendendo tempo per la risposta: «La dirigenza mi ha parlato dei programmi futuri, facendomi anche una proposta importante. Da parte mia c’è tutta la disponibilità a restare, ma come già lo scorso anno, quando diedi la risposta dopo 24 ore dalla finale vinta, devo prima parlarne in famiglia. Sono sempre lontano per lavoro, devo capire se continuare quest’avventura è possibile. Tutto qui. Se avranno pazienza ancora un po’ ne sarò felice, altrimenti si guarderanno intorno e ognuno per la sua strada». Uno scenario a cui nessuno, per ora, osa pensare.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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