Un rigore di Cacia ad inizio ripresa punisce oltremodo una Juve Stabia generosa, che nel finale sfiora anche il pari. Sarebbe stato probabilmente il risultato più giusto per una partita maschia, con i calciatori che non hanno mai disdegnato contrasti ruvidi. Ma a salvare il Verona ci ha pensato uno strepitoso Rafael che, nel momento di maggiore difficoltà dei suoi (conseguenza dell’espulsione di Carrozza), dopo un tempo e mezzo di dormiveglia si prende la scena, regalando la vittoria ai suoi e la seconda sconfitta consecutiva esterna alle vespe.
Il tecnico Braglia deve rinunciare a Murolo e Danilevicius squalificati, oltre agli infortunati Gorzegno, Mauri, Mbakogu e Vinci. In compenso il tecnico dei campani ritrova dopo tre mesi Zito e rivoluziona l’undici base, mandando subito in campo il centrocampista sulla linea dei trequartisti ed affidandosi ad Improta e Acosty. Braglia infatti rinuncia in extremis a Caserta e Cellini, che si accomodano in panchina. E’ 4-2-3-1 inizialmente, con i quattro davanti che si scambiano molto spesso la posizione. Dall’altra parte Mandorlini è in tribuna per squalifica. Al suo posto il vice Bordin.
Parte meglio il Verona, che confeziona una grande occasione già al quarto d’ora. Percussione sulla destra di Cacciatore, triangolazione con Bojinov, ma il terzino scaligero, a tu per tu con Seculin, viene chiuso dal portiere in uscita. Poi è il bulgaro a fare tutto da solo (25’): prende palla a metà campo, supera due avversari e dal limite ci prova di sinistro con la conclusione che si spegne sul fondo. Ancora più clamorosa la chance capitata alla Juve Stabia 3’ più tardi. Buon contropiede delle vespe con Acosty che spizzica sul secondo palo per l’accorrente Mezavilla, il cui tiro viene bloccato, in maniera fortunosa e con l’aiuto del montante, da Rafael. A scaldare i guanti di Seculin ci pensa Hallfredsson dalla distanza, in una sua solita azione: sinistro potente di prima intenzione, ma centrale, con il portiere campano che blocca senza problemi (36’). L’estremo difensore delle vespe è meno attento sul tiro-cross di Carrozza, che lo scavalca ma si spegne a un passo dal palo destro.
Il Verona comincia la ripresa a testa bassa a caccia del vantaggio, che arriva al 9’. Baldanzeddu stende in area Carrozza, per Gavillucci è rigore netto. La Juve Stabia prova a distrarre Cacia, il quale mantiene il sangue freddo sul dischetto e batte Seculin. Braglia manda in campo Bruno per Zito: ora è tridente per le vespe. Ma sono gli scaligeri a sfiorare il raddoppio. Direttamente da punizione, Bacinovic impegna Seculin (16’). Il Verona resta in dieci a metà frazione per il doppio giallo rimediato da Carrozza. Nonostante l’inferiorità, è la squadra di casa a rendersi pericolosa. Cacia, servito da Bojinov, tenta un improbabile pallonetto e spreca la palla del 2-0 al 26’. E’ soltanto un lampo: la Juve Stabia prova a pareggiare l’incontro, ma si scontra sul muro eretto dal portiere dei veneti, Rafael. Comincia Caserta, appena entrato, ad impegnarlo severamente dalla distanza. L’estremo difensore brasiliano poi alla mezz’ora, devia in corner il tentativo ravvicinato di Cellini, prima di superarsi ancora al 36’ sul colpo di testa di Mezavilla sugli sviluppi di un corner e sulla conclusione velenosa di Acosty dai 25 metri. Il forcing degli stabiesi si spegne qui. Continua il periodo no della Juve Stabia.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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