Il futuro è adesso. Prima l’Empoli, poi la programmazione. La Juve Stabia comincia a guardare avanti. La retrocessione in Lega Pro non è ancora stata sancita dalla matematica, ma le speranze di recuperare i punti che mancano dall’ultimo piazzamento playout, ben undici, sembrano ormai sopite, così in casa gialloblù ci si guarda intorno, si traccia una linea e si pensa già alla prossima stagione. «In realtà con il presidente Manniello – rivela il diesse Fabio Lupo – ci eravamo già dati da tempo questa scadenza. Fin da gennaio ci eravamo detti di attendere la gara con i toscani, la fatidica data del 31 marzo, per sederci a tavolino e cominciare a fare tante valutazioni. La prossima settimana, o comunque nei prossimi 10-15 giorni al massimo, ci incontreremo con tutto lo staff dirigenziale e cercheremo di fare il punto».
Tanto da capire, guardandosi indietro, altrettanto da programmare, con uno sguardo al futuro. «Intanto possiamo dire che a livello di squadra dobbiamo concludere bene quest’annata. Per rispetto della tifoseria, della maglia, della società, ma anche delle avversarie. Bisogna andare in campo con professionalità e moralità, cercando di continuare come nelle ultime settimane, Palermo a parte, quando ce la siamo giocata con tutti, pagando ora la sfortuna, ora l’errore, ora un’annata in cui davvero ce ne sono capitate tantissime e tutto è sembrato andare per il verso sbagliato», evidenzia Lupo.
Da evitare i possibili cali di tensione, per non trasformarsi, come ribadito da Braglia qualche settimana fa, da cenerentola in zimbello della B: «Dovremo essere bravi tutti, fino alla fine, a tenere vive le motivazioni dei ragazzi. Ma sono dei professionisti e sono certo che si comporteranno egregiamente. In fin dei conti c’è gente che deve dimostrare di meritare la categoria, ci sono ragazzi di proprietà di altre squadre che dovranno confermare di meritare una chance magari anche altrove, se non addirittura in altri campionati. Tutti hanno qualcosa da perdere». E forse qualcosa da farsi perdonare. Sicuramente tra questi non c’è Fabio Lupo che, dopo aver rivoluzionato a gennaio la squadra, nonostante un mercato difficilissimo da condurre con soli nove punti in classifica. «No, per carità, se siamo a questo punto, anch’io ho delle colpe. Anzi, diciamocela tutta, qui nessuno, e ripeto nessuno, da gennaio dello scorso anno al 31 marzo prossimo può dire di non averne. Se ci si appella ad altre cose invece di ammettere i propri errori si manca solo di rispetto alla città ed ai tifosi».
Tifosi encomiabili fino alla fine. «Proprio così. Alle volte sembra di essere in Inghilterra, dove – si vinca o si perda – quello che conta sono solo la squadra e la maglia». Un futuro che potrebbe vederlo perno centrale di un nuovo progetto, ma anche lontano da Castellammare: «È tutto da decidere e decifrare – ammette -. Prima di tutto le idee e la volontà del presidente di andare avanti. Non è un colpo facile da assorbire, soprattutto per uno come lui che alla Juve Stabia tiene anche da tifoso. Dovremo essere bravi ad analizzare gli errori commessi con serenità e severità. Se riusciremo a far questo, quest’annata potrà essere solo il punto da cui partire per essere ancora più forti di prima».
Fonte: Il Mattino.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro