Vincere. Contro tutto e tutti. Accomunate da un insolito destino. Juve Stabia e Cesena si affrontano al Romeo Menti con un solo obiettivo disponibile e con tanta voglia di trovare i tre punti fondamentali per dare una sterzata ad un momento poco felice. Gli emiliani non vincono dal 30 ottobre (fuori casa addirittura dall’11 dicembre 2011) e quella a Castellammare sembra già l’ultima spiaggia per cercare di restare agganciati al treno della salvezza. La squadra di Braglia ha ottenuto un solo punto nelle ultime tre gare, fermandosi all’exploit che l’aveva condotta fino al quarto posto, con la città pronta a cullare un sogno a cui fino a qualche tempo fa nessuna avrebbe neppure osato pensare.
I due tecnici, Bisoli e Braglia, hanno non pochi problemi. Il Cesena, in ritiro addirittura da due giorni a Roma, per preparare al meglio la gara del Menti, ha dovuto fare a meno dei vari D’Alessandro, Graffiedi, Turchetta, Belardi, infortunati, oltre agli squalificati Iori e Caldirola. In casa Juve Stabia, invece, in dubbio fino alla fine Acosty (dovrebbe partire dalla panchina), out Bruno, ancora alle prese con un infortunio, al rientro, invece, il difensore Figliomeni, con il quale in campo, statistiche alla mano, la squadra di Braglia ha incassato solo 9 dei 26 gol subiti, conquistando ben 19 dei 25 punti in classifica. Un elemento, dunque, da cui sembra difficile prescindere. «La Juve Stabia – ha detto Bisoli – è una squadra ben organizzata che fa della fisicità una delle sue armi migliori, noi cercheremo di controbattere cercando di mantenere compattezza tra i reparti».
Braglia ha lasciato intendere di tenere molto alla gara odierna, sia pure consapevole delle difficoltà del momento. «Loro sono in ritiro da due giorni? Segno che contano molto sulla sfida. Ma anche per noi è importante fare risultato e riuscire a superare una situazione particolare. Ogni settimana dobbiamo fare fronte alle assenze, spero di rivedere in chi scenderà in campo la rabbia e la determinazione che hanno sempre caratterizzato questo gruppo». Alcune indicazioni arrivano proprio dagli assenti. La squadra dovrebbe essere schierata con un 4-3-1-2 che al momento appare modulo più equilibrato per cercare di ottenere tre punti vitali. Seculin, nonostante qualche critica giunta per le reti incassate dal suo rientro, dovrebbe essere tra i pali, con la fiducia del tecnico. Davanti al lui Baldanzeddu, Figliomeni, uno tra Scognamiglio e Murolo (con il primo favorito), e Gorzegno. A sorpresa l’esclusione di Dicuonzo, fedelissimo del tecnico. A centrocampo Mezavilla ed Agyei avranno il compito di spezzare il gioco degli avversari, consentendo a Genevier di trovare la giocata giusta per ispirare la manovra stabiese. Capitan Caserta, l’uomo in più delle ultime settimane, dovrebbe posizionarsi a ridosso delle due punte Cellini e Danilevicius, con la speranza che uno dei due riesca a ritrovare la via del gol.
Gaetano D’Onofrio per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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