Il cuore oltre l’ostacolo. La Juve Stabia prova a rialzarsi dopo l’amara sconfitta di sabato, al Menti, con il Novara, e prepara la difficilissima trasferta di Varese. Polemiche arbitrali a parte, la squadra di Braglia sembra intenzionata a ripartire con il passo giusto, analizzando gli errori commessi e provando a confermare quanto di buono fatto lontano da casa in questo avvio di 2013. A suonare, è il caso di dirlo, la carica, Salvatore Bruno prova a scuotere i compagni e, dopo il ritorno al gol contro i piemontesi, si candida ad un ruolo di protagonista nel finale di stagione: «Quella con il Novara è stata una brutta partita. Un risultato difficile da digerire – ammette la punta -. È vero, in qualche decisione il direttore di gara non ci ha certo favorito, ma bisogna ammettere che non è stata la solita Juve Stabia. Quanto a determinazione, forse, abbiamo peccato rispetto ad altre occasioni. Il mio gol? Beh, diciamo che se fosse servito a portare punti, magari un pareggio, sarebbe stato meglio. Per un attaccante segnare fa solo bene, mi auguro sia solo l’inizio di una lunga serie».
Fino alle ultime battute del calciomercato, Bruno è stato sul punto di essere ceduto. Una sensazione strana, particolare: «Sono stato molto male – racconta – , mi era stato detto che avrei anche potuto trovare un’altra squadra e chiudere altrove la stagione. Forse pagavo l’impegno ritenuto scarso. Non è stato possibile, io ne sono contentissimo. Qui sto bene, devo solo ringraziare la dirigenza che mi ha consentito di giocare ancora in B. Mi sono chiarito con Braglia, spero di disputare un grande finale di stagione, di lasciare il segno». L’obiettivo personale sono i 100 gol in cadetteria: «Sì, è vero. Me ne mancano sei (tre quelli messi a segno con la Juve Stabia fino ad ora ndr), sarebbe il minimo». In tema di traguardi, Bruno scalda i motori: «Ci siamo spesso chiesti anche noi, nello spogliatoio, dove possa arrivare questo gruppo. Purtroppo ogni volta che arriviamo in zona playoff e sembra si possa spiccare il volo, stecchiamo. Allora dico che è meglio arrivare il prima possibile ai cinquanta punti. Solo allora sarà possibile provare a divertirci e, magari, a pensare a qualcosa di più importante».
Tanti problemi agli adduttori che ne hanno limitato, e non poco, il rendimento in questa prima parte del campionato. La lunga sosta invernale, però, sotto l’aspetto fisico, sembra avergli giovato: «Ora sto bene. Forse non sono al 100%, non avendo i novanta minuti nelle gambe, ma sono convinto, e spero, di poter dare un contributo importante alla causa della Juve Stabia». Magari in coppia con Cellini, il tandem che tutti aspettavano in estate: «Fino ad ora siamo riusciti a giocare insieme solo a Terni – sorride -, ma in avanti il problema non è certo trovare spazio all’asse Cellini-Bruno. Mi auguro che Marco continui a far bene, magari trovando anche lui qualche gol in più. Poi c’ è Jerry, prossimo al rientro, e tanti ragazzi, da Verdi, Acosty, Improta, che possono dare una mano anche a noi». A Varese, dunque, con il chiaro obiettivo di ripartire: «Sicuramente. Affrontiamo una grande squadra, che a gennaio si è rinforzata ulteriormente e che darà filo da torcere alle battistrada. Sono le partite in cui riusciamo ad esprimere il meglio di noi stessi. In settimana dovremo lavorare bene per dimostrare che la vera Juve Stabia non era certo quella vista col Novara».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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