Non c’è due senza tre. Una regola fissa ormai in casa Juve Stabia. Tre come le reti consecutive messe a segno da Salvatore Bruno in altrettante partite, tre come i calciatori che, in procinto di andar via, «costretti» dalle regole del mercato a restare in gialloblù, sono diventati poi i trascinatori della squadra di Braglia. In lista di sbarco per tutta l’estate, Danilevicius e Caserta sono stati per tutti i mesi estivi la croce di tifosi e dirigenza, con il tecnico che aveva chiarito ad entrambi la propria volontà di puntare su altre pedine per il suo progetto, e la società che avrebbe preferito liberarsi di due ingaggi che avrebbero fatto sforare il budget previsto per l’annata. Il campo, però, ha finito per mettere d’accordo tutti. Caserta è diventato il capitano, uomo faro del centrocampo stabiese, mentre Danilevicius è, ancora oggi, nonostante l’addio di gennaio (quando è passato al Latina), il bomber della squadra di Braglia.
Sulla loro scia, la favola sembra ripetersi con Sasà Bruno. Il bomber, ex Sassuolo, non aveva entusiasmato più di tanto, finendo relegato tra panchina e tribuna, costretto fin troppo spesso da noie muscolari a restare addirittura ai margini del gruppo. Tant’è che nella finestra di mercato di gennaio il club ha cercato a più riprese di cederlo. La Cremonese e la Pro Vercelli hanno provato a prenderlo. Lui, alla fine, è rimasto alla corte di Braglia. «Era quello che volevo – ha confermato -, per lasciare un segno tangibile in questa piazza». Il 2013 sembra essere davvero il suo anno. Dopo la lunga sosta, l’attaccante è diventato il vero trascinatore del reparto, tornando d’un tratto il calciatore che tutti aspettavano. Tre gol, ma soprattutto carattere e determinazione ne hanno fatto un po’ il simbolo della nuova Juve Stabia: «Questo è un momento delicato della stagione, gare come quelle di venerdì valgono più delle altre. Perché giocavamo contro un avversario che si è rinforzato a gennaio, perché il Grosseto aveva ben poco da perdere, e nei primi minuti ce lo ha dimostrato. Bisognava vincere, la classifica che si era accorciata troppo, e poi volevamo dare continuità alla prestazione di Varese». C’è riuscita, la Juve Stabia, grazie ad un’autentica prodezza, una girata in spaccata sotto la curva che ha fatto esplodere il Menti: «Ho dovuto capitalizzare un cross sbagliato di Zito – simpatico il siparietto tra i due a fine gara -. Scherzi a parte, in quelle occasioni cerco sembra di calciare in scivolata per evitare di spedire la sfera in curva. E’ andata bene, per me, per la squadra». Un weekend nei playoff, potrebbe essere un po’ questo il titolo del film griffato da Bruno, alla luce dei risultati delle gare di ieri, in attesa dei recuperi e in attesa della sfida di Padova, martedì sera (20.45): «La salvezza è il primo obiettivo. Certo siamo a dieci, dodici punti dalla quota per restare in B, ed alla fine manca tanto. Se saremo bravi a chiudere presto i conti, beh, potremmo anche provare, divertendoci, e con la mente sgombra, a fare un regalo ai nostri tifosi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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