CASTELLAMMARE DI STABIA – (Lps) Alla ricerca della prima vitttoria: sono trascorse appena quattro giornate ma sembra che l’entusiasmo manchi da una vita.. Mai così male nei precedenti avvii di stagione tra i cadetti, appena un punto all’attivo e una valanga di reti incassate dalla Juve Stabia, ben 10, tanto da risultare la peggiore retroguardia della categoria.
RABBIA – Roba da mandare in bestia un tecnico solitamente paziente: figurarsi invece cosa può avere dentro Pietro Braglia: «Dovremo provare a vinceresul campo del Cittadella e dare una svolta al nostro campionato che non è iniziato granché bene », attacca subito l’allenatore cercando di contenere la rabbia. Non gli sono piaciute le prestazioni esterne, nemmeno quelle giocate in casa dove però è stato raccolto l’unico punto in queste prime quattro gare. Specifica Braglia: « Fuori casa, finora, abbiamo offerto davvero poco a livello di prestazioni, facendo figuracce sia a Pescara che a Reggio Calabria », dice usando eufemismi che riescono comunque a rendere l’idea di ciò che il tecnico potrebbe invece dire con espressioni più colorite fuori da una conferenza stampa.
ERRORI – Fatta la premesse relativa alle gare esterne, l’intenzione del tecnico è ben precisa: « Contro il Cittadella non possiamo permetterci di sbagliare ulteriormente, altrimenti diventa dura. Dobbiamo cercare di raccogliere più punti possibili, evidentemente tre sarebbero proprio buoni. Purtroppo nelle due precedenti gare esterne abbiamo non solo perso ma anche preso sei gol. Sono convinto che il nostro processo di miglioramento possa dare buoni frutti ». Grande rispetto per l’avversario ma è altrettanto grande la voglia di uscire dal tunnel. Braglia lo dice con chiarezza: « Incontreremo una squadra ben attrezzata che è una veterana della categoria, anche se con elementi diversi, capace di ottenere buone cose sul proprio campo ma la fame di vittorie potrà fare pendere la bilancia dalla nostra parte. Ottenere un risultato positivo è importante per la classifica e ancora di più per il morale ».
MODULO – Si parla anche di questo ma l’argomento, come sempre, non è di quelli particolarmente graditi al tecnico. « Non so quale modulo utilizzerò e nemmeno intendo dirlo con tanto anticipo perché ci sono ancora diverse cose da verificare, ma non è questo che conta. Voglio risposte concrete, al di là del tipo di schieramento. Dovremo impegnarci a migliorare ulteriormente e a correggere i gravi errori commessi in questo avvio di campionato. In difesa giocheremo con quattro elementi, poi deciderò il resto della formazione. La conferma del portiere Branescu? Il ragazzo sa che non deve farsi problemi per qualche mormorio dei tifosi perché fare il calciatore significa pure confrontarsi con la gente sapendo accettare tutto, nel bene e nel male ». Poi fa una precisazione netta: « Il discorso ovviamente non riguarda solo il romeno ma tutti i miei giocatori ».
ARBITRI – Un accenno anche agli arbitri viene dal recente incontro svoltosi a Coverciano tra tecnici, capitani delle squadre di B e gli arbitri. Braglia racconta di avere chiesto spiegazioni in merito a talune decisioni avvenute in particolare modo durante le gare casalinghe della Juve Stabia. « Si, abbiamo parlato, l’ho fatto pure con Gavillucci, che ha diretto la gara di sabato scorso. Si, parli, ti ascoltano ma alla fine loro ritengono di essere sempre nel giusto, per cui qualsiasi cosa dici serve a poco o niente. Credo pure che gli arbitri vengono a Castellammare un po’ prevenuti, nei quattro anni che sto vivendo qui, non è mai avvenuto nulla di particolare nei confronti degli arbitri, accolti con rispetto. Dovremo lavorare anche su questo per allontanare qualche inutile pregiudizio ».
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
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