Piero Braglia è al crocevia della propria avventura in gialloblù. Il lunch match odierno, in programma alle ore 12.30 allo stadio Ossola di Varese, rappresenta per il tecnico toscano l’ultimissima opportunità concessagli da un patron Manniello il cui credito è ormai agli sgoccioli.
Reduce da tre sconfitte consecutive contro Cesena, Padova ed Empoli la Juve Stabia dovrà oggi iniziare obbligatoriamente la propria scalata verso la salvezza per non veder terminare con il più triste degli epiloghi la storica avventura del tecnico toscano sulla propria panchina. Per la prima volta in un quadriennio costellato nell’ordine da una Coppa Italia Lega Pro, dalla storica promozione in serie B e da due straordinarie salvezze Braglia dovrà appellarsi al risultato di un singolo incontro per poter restare aggrappato al timone del club stabiese sino al prossimo 30 giugno, data in cui scadrà ufficialmente il contratto e, per sua stessa ammissione, con esso la sua permanenza a Castellammare senza margini per ulteriori rinnovi.
Traghettare il proprio allenatore verso acque tranquille è un arduo compito che spetterà soprattutto ad un Adriano Mezavilla che proprio al 58enne toscano deve il proprio riscatto dopo gli anni bui vissuti in Prima divisione. «In campo andiamo noi calciatori – sottolinea il jolly brasiliano – non certo il nostro tecnico. Ora che siamo in ginocchio dobbiamo rialzarci per salvare chi in questi mesi ha dimostrato di credere in ognuno di noi ruotando uomini e moduli. In avvio di campionato abbiamo dimostrato di poter dare del filo da torcere a chiunque, dobbiamo assolutamente tornare ad essere la formazione vista contro lo Spezia».
Se da un lato la società ha espresso i propri dubbi sul futuro del proprio trainer dopo gli appena quattro successi nelle ultime 29 gare, dall’altro la tifoseria ha palesato il proprio malcontento verso l’intera squadra. «È naturale che una piazza prestigiosa come Castellammare esprima il proprio malessere – ammette Mezavilla – l’ultimo posto stona clamorosamente al cospetto degli straordinari campionati degli ultimi anni. Settimanalmente prepariamo le partite con la grinta di sempre, a Varese dimostreremo a tutti che questa rosa ha cuore e coraggio da vendere. Da questa situazione si uscirà solo con la carica del collettivo, io in primis dovrò dare di più. Il tempo delle parole è terminato, ora dovremo dar voce al campo per risalire la china. Capitan Caserta dovrà essere il nostro esempio, non dobbiamo mollare mai».
Braglia, privo dello squalificato Vitale, cercherà di limitare i danni tornando alla difesa a quattro nel tentativo di salvaguardare una porta sin qui violata in 21 occasioni su 11 partite per una media di 1.90 reti subite a gara al cospetto di un attacco che di gol ne ha realizzati appena 8, 0.75 a confronto. Probabile dunque il ritorno al 4-3-3 con Calderoni tra i pali con Lanzaro e Murolo al centro di un reparto arretrato completato da Zampano a sinistra e Ghiringhelli a destra. Contini fuori per scelta tecnica e neanche tra i convocati. Lungo la linea mediana Jidayi, Doninelli e Mezavilla copriranno le spalle al tridente composto da Sowe e Di Carmine larghi a supporto della punta centrale Diop.
Probabile formazione (4-3-3): Calderoni, Ghiringhelli, Lanzaro, Murolo, Zampano, Mezavilla, Doninelli, Jidayi, Sowe, Diop, Di Carmine.
Fonte: Il Mattino.
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