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Juve Stabia-Avellino, prezzi popolari per l’ultima gara importante della stagione. In tribuna il doppio ex Danilevicius

La Juve Stabia punta sulla politica dei prezzi popolari per gremire il Menti in occasione del derby con l’Avellino. Giovedì, alle 20.30, la società gialloblù affronterà di fatto l’ultima gara ricca di significati in una stagione che attende ormai solo il supporto dell’aritmetica per sancire ufficialmente il ritorno del club stabiese in Lega Pro. Contro gli irpini la Curva San Marco costerà 3 euro, la Tribuna Varano 8, la Tribuna Monte Faito 13 e la Tribuna Quisisana 18 euro. I tagliandi, cui va aggiunta una maggiorazione di 2 euro per il diritto di prevendita, potranno essere acquistati sino a pochi minuti prima del calcio di inizio del confronto. Tra gli spettatori, seppur a distanza, vi sarà il doppio ex dal cuore equamente diviso Tomas Danilevicius.
«Non potrei mai perdere questo derby – spiega lo “Zar” di Lituania – lo guarderò con molta curiosità. Sarà impossibile per me preferire l’una o l’altra squadra, sono legatissimo ad entrambe le città e ancora oggi ho rapporti eccezionali con amici che giovedì scenderanno in campo per darsi battaglia. Peccato che la Juve Stabia si ritrovi a giocare questa sfida solo per l’orgoglio, avrei preferito di gran lunga assistere ad un confronto di alta classifica». Per la punta del Nova Gorica i gialloblù sono sinonimo di gioie collettive, gli irpini di soddisfazioni individuali. «A Castellammare ho vissuto un anno e mezzo straordinario – sottolinea Danilevicius – riuscivamo a combinare risultati e spettacolo portando numerosissimi tifosi al Menti. Ad Avellino ho invece tagliato il mio record di gol realizzandone 17 nell’annata 2005/06. Il grande rammarico fu perdere i playout contro l’AlbinoLeffe, pagammo a caro prezzo il dover giocare la gara di andata sul neutro di Perugia per la squalifica del Partenio inflittaci per uno schiaffo ricevuto dal portiere del Vicenza Sterchele in occasione della nostra vittoria casalinga per 2-1. La vera causa della nostra retrocessione fu però il girone di andata chiuso con meno di 20 punti all’attivo».
Traguardo che la Juve Stabia non è riuscita a tagliare neanche dopo 34 giornate. «La serie B è un campionato particolare – precisa il bomber – il vero segreto di una squadra vincente è lo spogliatoio. I curriculum contano poco se manca la volontà di correre a supportare un compagno in difficoltà, probabilmente la rivoluzione varata in estate ha fatto sì che il gruppo si cementasse quando era ormai troppo tardi. Poi è chiaro che l’avvio di campionato contrassegnato da errori arbitrali e tanta sfortuna non abbia contribuito a tener alto il morale quando risultava ancora possibile tentare la scalata verso le zone nobili della classifica. Non credo che sotto il profilo psicologico possano aver influito gli addii di Giglio e Di Somma: in campo vanno i calciatori, non i dirigenti». La sorpresa più grande è il fare i conti con un Braglia definitosi sotto tono in avvio di torneo. «È strano confrontarsi con questo aspetto – ammette Danilevicius – noi tutti conosciamo l’animo battagliero del tecnico toscano. Peccato che abbia ritrovato la giusta determinazione solo al rientro dopo l’esonero, a marzo i giochi salvezza erano ormai chiusi».
Il bomber, autore di 12 reti con la casacca stabiese, fa coincidere proprio con un derby il ricordo più bello vissuto agli ordini del patron Manniello. «Non dimenticherò mai il gol realizzato contro la Nocerina al San Francesco – sorride l’ex Arsenal – venivamo da due vittorie consecutive dopo un avvio da incubo e i nostri tifosi ci seguirono in massa. Vincemmo 3-2, fu davvero una serata straordinaria». Ed è proprio una notte del genere che la tifoseria gialloblù sogna di vivere giovedì. «Sarà una gara spettacolare sia in campo che sugli spalti – afferma Danilevicius – in queste circostanze la classifica si annulla. E soprattutto non esistono favoriti. Un ritorno in Campania? Ora aiuto il Parma a far maturare i ragazzi del Nova Gorica, un giorno si vedrà».

Fonte: Il Mattino.

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