Un’altra giornata di consultazioni e grandi lavori, ieri in Questura. Si avvicina la domenica del doppio impegno per la Capitale: la finale di Coppa Italia tra Juve e Napoli e quella degli Internazionali di tennis al Foro Italico. Tutto nel raggio di un centinaio di metri, un autentico banco di prova per i responsabili e gli operatori della sicurezza che, come sempre ormai, hanno condiviso tutta l’organizzazione insieme alla varie componenti interessate: dai due club, alla Lega, al Coni, al Comune di Roma. Non sono mancati colpi di scena in questi cinquanta giorni di grandi manovre: anche momenti di attrito. Da De Laurentiis che suggerì di giocare la gara in altra sede – respinto con vigore da Petrucci e Abete – all’ultima polemica emersa quarantotto ore fa e risolta dalla risolutezza con cui il questore Tagliente l’ha affrontata, attraverso un fax diffuso a tutte le autorità competenti in cui veniva messa a rischio la fattibilità dell’incontro a fronte di un problema di disponibilità delle navette da parte dell’Atac. Posta in questi termini la questione, è stato collettivo l’impegno per trovare una soluzione che è arrivata in serata.
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