Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juve e ora in forza allo Zenit, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera: “C’erano grandi attese, costruite giustamente dentro e fuori la Juve. Con Ronaldo si pensava di aver eliminato quel poco che mancava per vincere la Champions. Per quel che ho visto quest’estate prima di lasciare Torino, tutto girava attorno a lui, perché alzava il livello di ogni giocatore e dava tantissima autostima. Ma un campione, per quanto immenso, non ti può dare la certezza di vincere. Il sogno è andato in frantumi perché non si era messo in discussione questo: il calcio non è una scienza esatta. Se la storia in Champions è sfortunata, la parte positiva è che la Juve continua a vincere. E non è una cosa scontata. Calcio estero? Aveva ragione Buffon. Mi ha detto che se avesse saputo prima che il calcio all’estero era vissuto in modo così diverso, ci sarebbe andato con qualche anno d’anticipo. Vivi una vita diversa, assapori una certa idea di libertà che in Italia manca”
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