LONDRA – «Con Conte abbiamo fatto la scelta migliore. Sono rimasto molto deluso quando ho appreso la sentenza di condanna. Già eravamo molto delusi per quanto accaduto nel 2006, che ritenevamo un’ingiustizia. Ho parlato con Conte e mi sono bastati un paio di minuti per capire che era innocente. È stato un processo inquisitorio, della parola di una persona contro l’altra». Andrea Agnelli, ospite a Londra nello Stamford Bridge per il convegno Leaders in Soccer, è tornato sulla sentenza del calcioscommesse e anche su calciopoli: «Sentenza ingiusta, vorrei un punto di vista internazionale. Siamo stati puniti dalla giustizia sportiva ma non esiste una singola prova. E c’è una Corte che ha stabilito che il campionato 2005/2006 non è stato influenzato in alcun modo. Inoltre il campionato 2004-2005 non è mai stato sotto investigazione».
VOGLIAMO VINCERE LA CHAMPIONS – «Siamo la gestione familiare più antica nella storia dello sport, il 40% è nelle mani dei tifosi ma il restante 60% dipende dalla nostra gestione da quasi 90 anni. Vogliamo vincere ogni competizione a cui partecipiamo. Siamo i sesti di sempre nella storia della Coppa dei Campioni dal 1952 ad oggi e vogliamo vincerla ancora»
FAIR PLAY, D’ACCORDO. MA SARÀ APPLICATO? – Il numero uno del club bianconero è intervenuto anche sulla questione Fair Play finanziario: «Sono pienamente d’accordo con i principi e noi come società ci stiamo adeguando, ma sono curioso di vedere cosa succederà quando sarà pienamente operativo. Si impedirà la partecipazione alla Champions League a tre squadre? Chi andrà dalle televisioni – ha detto Agnelli – a dire loro “scusate, ma queste squadre non parteciperanno?” Ci sarà una valutazione diversa dei diritti televisivi?».
Fonte: CorrieredelloSport.it
La Redazione
S.D.
