Sconfitta a tavolino e stadio chiuso per due turni casalinghi per la Sibilla Soccer e la Puteolana 1909 e cinque giornate di squalifica per i 10 baby calciatori espulsi dopo la maxi rissa scoppiata il giorno dell’Epifania sul campo del «Tony Chiovato» di Bacoli, mentre la polizia ha avviato la procedura per i Daspo. È la stangata inflitta dal giudice sportivo del comitato campano dopo aver letto il referto arbitrale della gara del torneo Juniores Sibilla-Puteolana 1909 sospesa a 20’ dalla fine per la furibonda lite scoppiata in campo. Il giudice ha punito le due società, coppia di testa del campionato campano, con lo 0-3 a tavolino, l’ammenda di 330 euro e gli spalti chiusi per due turni consecutivi casalinghi «poichè scoppiava una rissa che vedeva coinvolti alcuni giocatori in campo, nonchè il dirigente della squadra ospitata – si legge nel comunicato ufficiale del giudice sportivo – Inoltre propri sostenitori al 33’ del secondo tempo causavano violenti scontri con la tifoseria della squadra ospite e solo con l’intervento delle forze dell’ordine veniva sedata la rissa».
Dal referto arbitrale è emerso che l’arbitro Renzullo di Torre del Greco ha cercato di riprendere il gioco dopo le prime intemperanze, ma è stato costretto poi a mandare tutti negli spogliatoi e a fischiare anzitempo la fine della gara, a causa del secondo round della scazzottata in campo. Un concetto, quest’ultimo, ribadito chiaramente dal giudice sportivo che ha deciso di squalificare fino al 6 aprile un calciatore della Puteolana 1909 per «aver colpito alcuni giocatori con dei pugni», mentre gli altri nove espulsi sono stati colpiti da cinque giornate di squalifica a testa «per aver partecipato alla rissa». Sibilla Soccer e Puteolana 1909 avranno modo, ora, di presentare eventuale ricorso contro questa stangata e chiarire il loro punto di vista con le controdeduzioni. E la dirigenza della Puteolana 1909 ha già inviato ieri una comunicazione in Figc con cui ricostruisce in modo diverso le cose e preannuncia l’intenzione di «presentare una documentazione che dimostrerà che le cose sono andate in modo diverso». Una punizione esemplare, anche per le intemperanze compiute sugli spalti da molti genitori dei calciatori. «Il giudice decide sulla scorta del referto dell’arbitro – sottolinea il presidente campano della Figc, Vincenzo Pastore – L’arbitro è stato molto preciso e meticoloso nella sua relazione, come si può evincere anche indirettamente dal comunicato del giudice sportivo. In ogni caso, ciascuna delle due società sanzionate ha la possibilità di presentare ricorso». Ma le due partite casalinghe da giocare a porte chiuse è anche una risposta indiretta ai comportamenti tenuti da molti genitori sugli spalti. Situazione che potrebbe ripresentarsi anche in futuro. «È evidente che il giudice ha tenuto conto anche della vicenda dei tanti genitori presenti in tribuna e che avrebbero fomentato gli animi – conclude Pastore – La cultura della legalità negli stadi deve coinvolgere calciatori, dirigenti ma anche genitori».
Fonte: Il Mattino.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro