Durante i gironi eliminatori della Youth League si è giocata una sorta di sfida Italia-Spagna nei gironi di Juventus e Milan. Barcellona e Real Madrid hanno inflitto una sonora lezione che fotografa un grande divario a livello giovanile tra le due scuole calcistiche. Sanabria ed El Haddadi, che formano il tridente del Barca insieme a Rolon, sono risultati imprendibili per la difesa rossonera, realizzando insieme quattro dei sei gol fatti al Milan.
Nel confronto Italia-Spagna è brillata, però, una stella più delle altre: si chiama Juan Josè Narvaez. Attaccante colombiano classe ’95, definito il “nuovo Falcao”, è il capocannoniere della Youth League insieme a Marcos Lopes del Manchester City di Patrick Vieira. Narvaez ha realizzato cinque gol di cui quattro proprio alla Juventus, uno però su calcio di rigore. Ottima tecnica, fisicità, dinamismo, senso del gol; a Narvaez manca poco o nulla per fare strada con la “camiseta blanca”. Trasmette la sensazione tipica dei grandi attaccanti, quella di poter far gol sempre, in qualsiasi momento della gara. Narvaez rappresenta una minaccia costante per la difesa avversaria, legge molto bene i movimenti offensivi e attacca gli spazi in area di rigore come pochi. Il paragone con Falcao è ingombrante ma questo ragazzo di appena diciotto anni va seguito con grande attenzione.
Non si tratta di un predestinato del mondo del calcio, uno di quelli con il pallone nel Dna. Pochi i legami tra la sua famiglia e il mondo del pallone; alcuni suoi zii hanno giocato solo a livello dilettantistico. Il primo sogno di Narvaez era, infatti, fare il cantante.
La svolta arriva, però, molto presto; all’età di sette anni è notato dagli osservatori del Deportivo Pasto, la squadra della sua città, definita “vulcanica” per la vicinanza con il vulcano Galeras. Non esce più dal vivaio del Deportivo Pasto, arrivando fino all’esordio in prima squadra avvenuto a soli sedici anni e venticinque giorni. Narvaez è il più giocatore più giovane al debutto nella storia del Deportivo Pasto, superando anche Juan Sebastian Villota e Carlos Daniel Hidalgo. Nella stessa stagione Narvaez debutta anche in Coppa di Colombia contro l’America de Calì, segnando addirittura il gol della vittoria, quello del definitivo 1-2. Progressi che non restano inosservati; Narvaez, infatti, è convocato per il campionato sudamericano Under 20. Non c’è solo il Deportivo Pasto nella storia di Narvaez, ma anche la selezione di Nariño, il dipartimento in cui si trova la città di Pasto. E’ proprio in una partita con questa formazione contro il Tolima che Narvaez fu notato da Martin Arias, l’agente che ha curato la sua crescita dai primi passi nel mondo del calcio fino al Real Madrid. Narvaez poteva finire in Inghilterra e in Olanda prima di indossare la prestigiosa “camiseta blanca”. I primi a notarlo sono stati gli osservatori del Tottenham, che lo convocarono anche per un provino nel novembre del 2011 ma non fu trovato l’accordo. Il viaggio in giro per l’Europa non si ferma a Londra, Narvaez fa un provino al Vitesse, qualche settimana prima del viaggio per Madrid. E’ finalmente un biglietto di sola andata; Zinedine Zidane lo vuole fortemente e non lo lascia più andare via.
Narvaez sbarca a Madrid nel novembre 2012, si alterna tra le giovanili B e A del Real, conquistando con i primi la Coppa del Re giovanile con due gol in tre partite e la Liga con i secondi. Una stagione nel segno del successo, una tradizione per il Real Madrid, ma è solo l’inizio. Narvaez non si ferma più e inizia la nuova stagione con grandi soddisfazioni. Con le giovanili A segna addirittura sei gol in tre partite, con una tripletta contro l’Honor Usd Plasencia, una doppietta al Valladolid ed una rete al Rayo Vallecano.
Anche il cammino nella Youth League si sviluppa nel segno del gol: ne fa uno al Galatasaray all’esordio e ben quattro alla Juventus di Zanchetta. Il successo personale più importante è, però, l’inserimento nella squadra riserve; prima gli allenamenti e poi domenica scorsa il debutto contro il Real Union Club. Sognando il Bernabeu, il teatro del calcio per eccellenza, il desiderio di ogni calciatore. Il “nuovo Falcao” può farcela, Carlo Ancelotti lo studierà, il suo secondo Zinedine Zidane è pronto a consigliarglielo.
Fonte: Ciro Troise per GianlucaDiMarzio.com
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