Jose Callejon ha rilasciato un’intervista al noto quotidiano spangolo ABC. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:
Allora, sai già cambiare i pannolini?
Certo, anche se India ha solo dieci giorni di vita bisogna subito attrezzarsi (ride, ndr). Siamo felicissimi, è sana ed ha portato con sè la Coppa Italia. Spero arrivi anche la Decima Champions per il Real Madrid.
Anche se ora vesti d’azzurro continui ad essere madridista…
Sono cresciuto al Real, lo porterò sempre nel cuore. Hanno fatto una grandissima stagione, e possono coronarla con un successo storico in Champions. Sarà un match molto equilibrato, probabilmente contro il rivale più duro in Europa, ma credo sia il momento giusto per tornare a vincere la massima competizione continentale. Il club lo merita.
Potrai assistere al match a Lisbona?
Mi piacerebbe, se le nonne resteranno con la piccola 24 ore ci andrò con la mia ragazza. Vorrei essere al fianco dei miei ex compagni in un momento che può essere unico.
Un pronostico?
2-1.
Un bilancio del tuo primo anno italiano
Dovevo cercarmi un club per giocare di più, il progetto del Napoli mi ha sedotto. All’inizio è stata dura per la lingua, ma sono felice della mia scelta. Mi sento molto vicino alla squadra, ai compagni ed ai tifosi. Il tecnico mi ha dato la fiducia di cui avevo bisogno per trovare finalmente il salto di qualità.
I risultati del club sono stati soddisfacenti: vittoria in Coppa e qualificazione ai preliminari di Champions.
Sì, è stata una stagione ottima. Ma vogliamo di più. L’obiettivo è lo scudetto, soprattutto se la favorita è la Juventus. Qui c’è una rivalità fortissima, simile a quella tra Real e Barcellona. Sarebbe il successo dei sogni per i nostri tifosi.
I tifosi ti hanno quasi spogliato all’Olimpico, dopo la conquista della Coppa
Vivono il calcio come in pochi altri posti del mondo, 24 ore al giorno. Sapevo che in caso di vittoria avrebbero cercato di portarmi via pantaloncini, maglia ed addirittura le mutande!
Durante i festeggiamenti hai indossato una maglia con i nomi dei tuoi amici di sempre. Un gran gesto
Era bianca, ho scritto i nomi della mia seconda famiglia: mio fratello Juanmi, mio cugino Antonio ed i miei cinque migliori amici: Carlos, Raul, Juande, Toñín e Javi Issa.
Juanmi, il tuo gemello. Quanto ti manca?
Tantissimo, lo adoro. Senza di lui non potrei vivere. Siamo cresciuti insieme nella Fabrica, poi ognuno ha preso la sua strada. Ora gioca col Bolivar e nonostante il fuso orario ci sentiamo ogni giorno su Facetime. Sta andando benissimo, sono in semifinale di Coppa Libertadores. Spero che la vincano.
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