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Jorginho, voglia di riscatto: al San Paolo contro il proprio passato

Non è la prima volta che incontra il Verona con la maglia del Napoli. Avvenne anche nello scorso campionato. E per Jorginho, l’emozione fu davvero tanta. In maglia gialloblù è cresciuto ed è stato lanciato. Anzi alla fine della gara al San Paolo, quella che chiuse la passata stagione agonistica, Jorginho ricevette i complimenti di Mandorlini e una richiesta singolare: la maglia che aveva indossato durante la gara. Ma stavolta per il giovanotto brasiliano, allevato all’ombra dell’Arena, scendere in campo al cospetto dei suoi ex compagni, seppure per uno spezzone, avrebbe un significato tutto particolare. E’ stato appena impiegato titolare da Benitez, nella sfida di Europa League con lo Young Boys, andata peraltro male per il Napoli; ha appena recuperato da un fastidioso infortunio muscolare; ed è prossimo ad acquistare la doppia nazionalità (il 20 dicembre) tanto da strizzare l’occhio a Conte. Insomma, un momento speciale per il talento di Imbituba, prossimo a festeggiare il compleanno proprio in coincidenza dell’ufficialità della doppia nazionalità. Jorginho è nato infatti il 20 dicembre del 1991 e si trasferì in Italia che era poco più che un bambino. Ma la sua una favola a cui manca il capitolo più bello: la consacrazione a certi livelli e perché no, l’inserimento nel club Italia di Conte. L’anno scorso diede già prova dei suoi numeri dopo che il Napoli era riuscito a strapparlo a una nutrita concorrenza. Arrivato durante la sessione di gennaio, l’italo-brasiliano dal calcio fatato, ebbe modo di accumulare diverse presenze in prima squadra, nonché di realizzare un gran gol alla Roma in Coppa Italia. Poi con la maglia del Napoli si è fregiato del primo titolo della sua giovane carriera, proprio la Coppa Italia a spese della Fiorentina. Quest’anno, la sua stagione è cominciata in salita. Dopo le prestazioni contro l’Athletic Bilbao e le prime due di campionato ha accusato dei risentimenti muscolari che gli hanno impedito di essere tra i convocati in tre gare di campionato (Udinese, Palermo e Torino) e due di Europa League (Sparta Praga e Slovan). E’ riapparso in campo con l’Inter (sopperendo anche all’emergenza per l’assenza di Gargano) e poi dal primo minuto a Berna. Jorginho ha, quindi, voglia di riscatto dopo il ko in Europa League e spera di tornare in campo proprio con il Verona, la sua ex squadra. E stavolta l’emozione non lo tradirà, ormai il Napoli rappresenta il suo trampolino di lancio e Benitez crede tanto in lui.

Fonte: Corriere dello Sport

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