Il centrocampista del Napoli Jorginho è intervenuto in esclusiva ai microfoni di KissKiss Napoli: “Primi otto mesi in maglia azzurra? Meravigliosi. E’ successo tutto velocemente e sono contento di tutto questo. Il mio gol alla Roma in semifinale di coppa Italia sotto gli occhi di Maradona, un sogno. E’ sin da bambino che sognavo un momento così. Da Mandorlini a Benitez? Ognuno ha il suo modo di pensare, il suo gioco e mi metto a disposizione delle richieste dell’allenatore. Dopo Bilbao non ci potevamo buttare giù, dovevamo voltare pagina come abbiamo fatto su un campo molto difficile come quello di Genova. Sappiamo che non si può sempre vincere ma facciamo di tutto per provarci. Anche il gol all’ultimo minuto è stato meritato, ci abbiamo provato fino alla fine. Scudetto? Dobbiamo pensare al presente, come sempre detto, pensare di vincere la prossima partita. Troppi pensieri non ti fanno fare quello che devi. Vogliamo provare a vincere, nessuno gioca per perdere. Modulo? Ho sempre giocato in un centrocampo a tre ma cerco di adattarmi alle richieste del mister. E’ una cosa che deve decidere lui. Nazionale? E’ un sogno che ho da quando si comincia a giocare a calcio, il sogno di ogni bambino. Campagna acquisti? E’ un Napoli rafforzato, sono arrivati nuovi giocatori, e sono venuti per fare bene. L’esultanza con Herinque a Catania? Era per un nostro amico di Napoli che balla così. Vantaggio non avere la Champions per il campionato? Non saprei, era un mio sogno giocarla. Adesso però è passato, sarebbe stato bello giocarla, dobbiamo però andare avanti. Condizione fisica scadente? Ho corso circa 12 km quindi non credo. Cosa mi piace di più di Napoli? E’ difficile rispondere, il cibo è “tanta roba”, mozzarella, pizza, pesce. Dove vivo io c’è un panorama bellissimo. I napoletani sono come i brasiliani, calorosi, ovunque vai ti trattano bene. Così come succede anche per la mia famiglia, è come sentirsi a casa. Leader? Tutti possono esserlo, se io sbaglio devo essere richiamato così come posso farlo io nei confronti di un altro compagno. E’ una cosa che viene da dentro, è spontanea. Il mio idolo? Da bambino ho sempre seguito Kakà. Oggi è il compleanno di Albiol, gli faccio gli auguri”.
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