Domani saranno altri giorni e volti nuovi e scelte fresce e il progetto: ma a domani s’arriva partendo da oggi, leggendosi dentro, andando ad intuire i margini di crescita, provando a capire cosa e quanto possano dare quei ragazzoni che hanno fatto bene (e tanto) altrove. Ma quella era serie B ed altre pressioni ed altre difficoltà e comunque un calcio meno “impegnativo”: però il fiuto a questo serve, a scandagliare nell’anima – e nel talento – la meglio gioventù del calcio partenopeo, quella “scugnizzeria” che ha cominciato a farsi apprezzare altrove, che si chiama – per il momento – Sepe ed Izzo e che però sta per lanciare nuove promesse.
NUMERO UNO. Altro che bambino… Siamo a 23 anni, gli ultimi due crescendo – eccome – portandosi sulle spalle un bel po’ di responsabilità, mostrandosi con quel fisico da corazziere e una agilità da felino. La porta girevole del Napoli concede varie opportunità, pure quella di maturare studiando Reina (eventualmente) e Rafael e Andujar: la tentazione a Bigon è venuta, però è anche vero che un Luigi Sepe del genere va lasciato tra i pali, per fargli vivere l’ebrezza del volo. Il Pisa (in Prima Divisione) prima, il Lanciano (in serie B) poi: sono state stagioni vivaci, brillanti, dense, con traguardi sfiorati per un niente. L’ultima annata è servita per misurarsi con lo stress da promozione: play-off sfuggiti di mano proprio nelle ultime giornate, ma lui ha fatto quello che ha potuto, è piaciuto parecchio al Chievo ed anche al Napoli, che sta riflettendo se mandarlo a fare un altro po’ di gavetta e se portarselo in ritiro. Inutile bancare: per ora, siamo al 50%; ma se al mercato dovesse succedere qualcosa….
CHE MASTINO. Il Genoa, la Sampdoria e poi anche il Chievo, che con Giovanni Sartori sa sempre dove lanciare il proprio sguardo: Izzo appartiene alla categoria dei difensori un po’ antichi ed un po’ moderni, però garantisce rendimento costante, un senso del dovere spiccato, una voglia di emergere che va tenuta presente e che può tornare utile. Lo reclamano in serie A ed ovviamente anche in B, vorrebbe tenerselo ancora per sè l’Avellino, ma intanto il Napoli è obbligato a meditare. E il mercato concede possibilità ad oltranza: per il momento, c’è un’estate davanti.
Fonte: Corriere dello Sport
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