Italo Cuomo, photoreporter e cronista del Napoli ai microfoni di Marte Sport Live in onda su Radio Marte ha rilasciato alcune dichiarazioni così raccolte e sintetizzate da IamNaples.it:
“Le mie sensazioni sul Napoli? credo che vedremo il solito Napoli post convocazioni delle Nazionali, quel Napoli non preparato come si deve come piace a Mazzarri, un Napoli che però ci ha dato delle prestazioni di alto livello anche senza una preparazione ottimale: sono fiducioso perché siamo al rush finale e non dobbiamo venir meno. È passato febbraio e marzo, periodo da sempre ostico, per quello ora sono ottimista sul finale di campionato. Quanti anni compio? Fotografo il Napoli da 36 anni, 36 anni di scatti e di trasferte. Il gol di Sansone all’andata? Avevo la bestemmia incorporata… ovviamente scherzo perchè non è mia abitudine bestemmiare, piuttosto vi dico che seppure la mia professione sia invidiata da tanti per il contatto coi giocatori e le trasferte mi fa poco godere tutto il resto ed è la cattiveria più grande di questa professione. Noi fotografi non possiamo poi esultare e gridare per non perdere l’attimo fuggente dell’azione che non ritorna certo più. La concentrazione dei particolari ci fa perdere anche l’insieme. Poi dobbiamo concentrarci sull’allenatore, sui tifosi, insomma l’attenzione dev’essere a ventaglio, devi avere mille occhi. Oggi un minuto e mezzo basta per inviare una foto, trent’anni fa invece ci volevano 4 o 5 ore se scappavi via dopo l’evento, c’era lo sviluppo e l’invio della telefoto. Dal ritiro? Era un macello! Cinquanta km di curve! A tal proposito ricordo un episodio: il Napoli era a Madonna di Campiglio, all’epoca dello sviluppo bisognava andare a Trento e io feci le foto a Careca con Maradona assente perché aveva litigato con Bianchi. Quando arrivai allo studio fotografico per lo sviluppo nel frattempo era arrivato Diego al ritiro ho dovuto rifare tutto daccapo! Oggi siamo molto più avvantaggiati grazie alla tecnologia. Il giocatore più fotogenico? Maradona ovviamente!”
La Redazione
M.V.
