Io griderei “Walter Walter, ridammi le mie legioni”, come Augusto con Varo. Dov’è finito il Napoli? La squadra che doveva riposare ha riposato forse troppo: quindici giorni ed è tornata come se fossero i primi balbettanti calci del torneo. Senz’arte né parte, anche i miei tre tenori hanno steccato: salverei Lavezzi ma che almeno ci mette ardore e tanta buona volontà. A questo punto si chiama mal di Champions, probabilmente. E non c’è più turnover che tenga. Anche se la squadra è completamente riposata, rilassata, alla vigilia della Coppa dei Campioni non riesce più a trovarsi. Anche uomini che dovrebbero essere una garanzia, come Inler, continuano ad essere assenti. Fatte le debite osservazioni sulla qualità dello svizzero, bisognerà comunque cominciare ad esaminare completamente il suo comportamento: non è una forza nuova per le ambizioni del Napoli. L’elenco dei guai è notevole, ma forse il guaio più grosso è avere subito la lezione di Edy Reja, che si è presentato al San Paolo come se giocasse… in casa: vale a dire, con l’odiata prudenza che lo ha fatto grande nonostante fosse inviso al popolo e ai critici. Da parte del vecchio Edy – arrivato a Napoli con una squadra rabberciata – una lezione di umiltà. Resta un altro problema da risolvere – possibilmente a gennaio – ed è quello dell’attaccante in più: non si può sperare di offendere adeguatamente, magari nella fase conclusiva del match, ricorrendo ad armi spuntate come il povero Pandev che da quando è a Napoli non ha ancora trovato un minimo di condizione per essere utile alla compagnia. Sarebbe opportuno, poi, che Cavani ritrovasse la via del gol con più continuità. L’anno scorso di questi tempi ne aveva segnate tante di reti regalando non pochi punti al suo allenatore. Purtroppo nella stagione attuale si ricordano di lui solo per la tripletta al Milan. Solo in quella occasione è stato fondamentale, poi nulla più. Caro Matador, senza di te è davvero difficile poter essere vincenti. Capisco che per un attaccante non è sempre facile ripetersi, ma sarebbe il caso che ti svegliassi. Magari martedì contro il Manchester City se ci regalassi un sigillo non ci dispiacerebbe. Pure perché contro il nostro amico Mancini ci sarà da soffire non poco. Questi citizens giocano in scioltezza e se gli si presta il fianco davvero sarà difficile per i sessantamila del San Paolo fare la differenza. Riconcludendo, “Walter, Walter, ridammi le mie legioni.”
Fonte: Il Roma.net
La Redazione
M.V.
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