Ecco quanto dice il Direttore Italo Cucci il giorno dopo la partita di Europa League:
“Europa addio. Il Napoli si è suicidato con perizia, forse per restare all’altezza dell’Inter, della Roma e del Milan col quale se la vedrà lunedì sera nei giochi del Cortile Italia. E magari sarà partitissima, calcissimo, roba da squadra “fortissimo”, a conferma che forse quest’anno l’Europa non fa per noi. Ho parlato di suicidio perché se è vero che Mazzarri ha continuato a dar la colpa di tutti i suoi guai all’arbitro dall’uno-a-due in poi, io credo che si debba dar la colpa a Mazzarri almeno dallo zer-a-uno in poi, se non dall’0inizio. Sì, credevo di avere esaurito le mie polemicuzze con l’ultimo Walter, quello che aveva deciso di schierare sempre il miglior Napoli, così collezionando un filotto di successi; e invece rieccoti il turnover che impedisce di tramutare in goleada il fortunoso successo ottenuto con il gol di Hamsik al 17′, giusto in tempo per studiare una partita nuova in due possibili versioni: la prima, mando in campo anche Cavani e cerco di chiudere la partita mentre i giallonzoli sono smarriti e balbettanti; la seconda: tiro dentro anche Cannavaro e comunque cerco di difendere al meglio il vantaggio cercando di colpire in contropiede con tutte le forse dsponibili in una notte di felicità del Pocho Lavezzi. E invece no: quasi a voler mostrare che l’Europa si può conquistare anche con le seconde linee, il Napoli continua ad attaccare con gli stessi uomini finchè non piomba nei quattro minuti di black-out e si becca due gol, il primo da Nilmar e il secondo – bellissimo – da Pepito Rossi, beato lui lasciato libero di far l’artista in esilio. Rinfrancati, guidati da un Borja Valero strepitoso e dall’onnipresente Cazorla, quelli del Villareal hanno all’improvviso mostrato di possedere una cultura…italiana non raccogliticcia ma convinta e neppure un Cavani fenomenale è riuscito a superare, spesso con colpi geniali, una difesa barricadera da fare invidia ai nostri avi pedatori. Sì, poteva starci un rigore su Lavezzi al 55′, e qualche altro errore il signor Clattenburg l’ha fatto, ma anche a danno degli spagnoli: ma l’errore di fondo è stato presumere di battere una squadra sicuramente forte risparmiando sulla qualità degli uomini e di correre ai ripari spremendo quasi tutti i risparmiati sicchè alla fine ti presenti a Milano senza fiori freschissimi ma con qualche appassito. E magari col morale nei tacchi per un’amarissima sconfitta. Ma questa – dicevo – è la mia fissazione. E son dispostissimo a battermi il petto, lunedì notte, se Mazzarri mi ridà – ci ridà – il Napoli più bello proprio contro i primi della classe.”
Fonte: Il Roma
La Redazione
A.S.
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