Nascono quasi insieme, le stelle di una notte di calcio globale: al San Paolo Cavani fulmina il Novara dopo un infelice rinvio di Fontana, al Camp Nou Cristiano Ronaldo ferisce a morte il Barcellona che aveva appena pareggiato con Sanchez: due colpi che consacrano la sublime arte nostrana del contropiede e rinnovano rimpianti per quel che le nostre squadre di punta – Milan e Napoli – hanno regalato rispettivamente al Barcellona e al Chelsea e che ora siamo costretti a guardare in tivù sentendo opinionisti improvvisati e sapientoni d’annata dire con sussiego che all’estero – già, all’estero – sì che si fa bel calcio. Mi facessero il piacere di dedicarsi ad altro, loro e i cultori del calcio complicato, del tictitac esasperato di felice sostanza là dove al rinomato Barcellona di Messi e di esaltati campioni non si sa opporre un impianto difensivo solido e intelligente. Mi riguardo il Napoli, azione su azione, fino al bis splendente di Cannavaro, e mi tornano alla mente le tante occasioni perdute non per carenze tecniche ma per inesperienza, con scelte che volevano esser furbe e sono state semplicemente suicide. A onor del vero, può sembrare anche esagerato l’elogio di un Napoli praticamente al completo opposto all’ormai disperato Novara: ma prendo sul serio Mazzarri che – parola sua – proprio da una vittoria sugli eredi di Piola intende riprende la corsa verso la Zona Champions. E così sia, a patto di non distrarsi più da qui alla fine del torneo. È arrivato il momento di non fermarsi poiché non c’è tempo per riprendersi. Era importante ripartire, comunque, e il Napoli l’ha fatto alla grande. E non ho visto neanche la stanchezza tanto pubblicizzata da Mazzarri. A quanto pari la sosta maledetta ha fatto bene agli azzurri che hanno ritrovato uno smalto non male. D’accordo, il Novara non era così forte, ma bisogna correre. Il Napoli l’ha fatto senza soffrire molto. Non ho visto nessuno calare alla distanza. C’era ancora tanta voglia di lottare in ogni zona del campo. Adesso bisogna guardare alla classifica. L’Udinese già fermata dal Chievo è a un punto, la Lazio rischia con il bellicoso Lecce, la Roma invoca la cabala per vincere allo Juventus Stadium: una squadra di ottimi giocatori e di buona volontà – e con la passione dimostrata ad esempio da Hamsik, confermatosi…napoletano a tutti gli effetti – può ancora fare il miracolo. Nota finale: nella notte del Napoli e del Real, di Mazzarri e Mourinho, di Cavani e Cristiano Ronaldo, un applauso anche per il Catania di Montella…
Fonte: Il Roma.net
La Redazione
M.V.
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