È proprio vero che l’unica e sola “anti-Juve” è il Napoli. Un Napoli probabilmente, in alcuni momenti, più forte dei bianconeri: sicuramente il migliore della stagione è quello visto ieri contro un’avversaria di altissima qualità come la Lazio. Un Napoli, dunque, più forte dei bianconeri che hanno pareggiato in maniera grigia e poco coraggiosa con la Fiorentina. Al Napoli, possiamo dire, è mancato soltanto il coraggio di stravincere. Sul 3 a 0 sarebbe bastato affidare il rigore ad Insigne, che tra l’altro se lo era procurato con una magia, e sarebbe stata festa tonda. In questi casi i record di Cavani possono anche aspettare e non hanno la priorità. Con gli amici, subito dopo la partita, è nato un allegro dibattito durante il quale sono stato colpito da attacchi di narcisismo acuti, chiedendo “per favore ripubblicate il pezzo di lunedì“. Mi è parso, ieri sera, di vedere infatti all’opera la stessa Lazio gravemente qualunquista che avevamo visto domenica contro il Genoa. Un Genoa modesto, ma con un ottimo timoniere come De Canio, che aveva avuto in sorte una sola possibilità di colpire in contropiede, riuscendo in una sola volta a superare i nove tentativi dei biancocelesti. Avevo “raccomandato” a Petkovic di ripassare la lezione di calcio italiano prima di arrivare al San Paolo. Evidentemente alcuni dettagli tattici o li conosci oppure non c’è niente da fare. La Lazio è parsa esaltata dal gol fasullo dei primi minuti ed ha creduto di poter fare polpette del Napoli, ma si è visto come è andata a finire. Tuttavia non si tratta solo di numeri tattici della Lazio, perché c’è la splendida partita fatta dal Napoli con un avversario che avrebbe far dovuto tremare le vene dei polsi del Napoli. Gli azzurri sono una squadra ordinata ed intelligente, danneggiata solo da incresciosi equivoci tra De Sanctis e Cannavaro su cui Mazzarri dovrà chiarire. Questo è un Napoli in cui possono entrare nuovi acquisti che suonano sotto la direzione del “maestro panchinaro”, Mazzarri e di quello in campo, Hamsik. Bel calcio, insomma, in una serata che minacciava di diventare turbolenta ed invece salvata quando tutti si sono resi conto del gol segnato di mano dalla Lazio… perché Klose non è Maradona.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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