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Italo Cucci: “…E potevamo anche vincere…”

Soddifatti dell’Italia. Ma con giudizio. E’ o no un lusso rinunciare in partenza al capocannoniere del campionato? Totò non ha voluto la Juve, sennò nel blocco bianconerazzurro ci sarebbe stato anche lui, mi vien da pensare. Alla fine anche la Spagna superba ha capito che una punta vera là in mezzo ci sta, e penso che Del Bosque riutilizzerà Torres nei match con Irlanda e Croazia. Prandelli ha messo insieme una bella Italia e credo che abbia contemporaneamente varato l’inedita staffetta “doppia coppia”, visto che può giovarsi del duo Giovinco-Di Natale come dell’apprezzatissimo (ma sfortunato) duo Cassano-Balotelli. I problemi – semmai – sono in difesa; e non è una mia fissazione. La nota critica non riguarda Maggio che ha fatto egregiamente la sua parte anche se, lasciato più libero, avrebbe supportato meglio le fasi offensive. Il discorso è un altro, e non esclude l’utilissimo risultato d’esordio. Il pericolo, per questa Nazionale inedita, è accontentarsi. Ha bisogno di rabbia e l’onesto Prandelli deve capirlo, magari facendo torto alla sua proverbiale serenità.

Adesso – dicevo all’inizio – son tutti troppo contenti, nel clan azzurro, c’è aria da scampato pericolo, da “grazia ricevuta”: e io penso invece che abbiamo buttato una vittoria preziosissima. Di Natale aveva fatto il miracolo, anzi, due i maghi azzurri in campo: Totò a metter dentro la palla che a Casillas è rimasta solo la voglia di fargli una foto, e Pirlo, il grande Pirlo che ha ridimensionato tutti i maghi spagnoli presenti secondo nuova italica mania del titic-titoc. Prandelli c’azzecca con la sostituzione di Balotelli (dopo che l’ex cattivo ignorato dai compagni – uomo! gridate uomo! – ha fallito il suo incontro con la storia mangiandosi il gol al 53’) ma ha fallito proprio là dove l’Italia della tradizione avrebbe tirato su un muro a difesa del fantastico vantaggio. E se vi rivedete quel gol di Fabregas scoprirete che all’ultimo tocco dello spagnolo manca De Rossi. Che è la chiave di tutto. Fare lo stopper non è il suo mestiere, soprattutto se poi non viene sostituito adeguatamente a centrocampo dove Thiago Motta ci mette tanta buona volontà ma poca classe; pensate cosa sarebbe stato avere là in mezzo il Mago Pirlo e il Gladiatore De Rossi. Sì, il generosissimo fuoriclasse romano ha fatto bene la sua parte soprattutto nella prima parte del primo tempo e anche in altre difficili occasioni, sostituendo Barzagli che fa un altro mestiere, ma ha rischiato un rigore (non visto il suo fallo in area su Xavi), s’è preso un giallo e non ha potuto far nulla dopo che il nostro centrocampo è stato bruciato dagli avversari, servizio per Silva e imbeccata vincente per Fabregas-gol. Non faccio accademia, cerco solo di veder meglio i prossimi incontri che dovremo affrontare sempre tenendo d’occhio la Spagna che – paradossalmente grazie a noi – ha scoperto un Torres vivo e potrà dare sostanza a una squadra che, peccando di narcisismo, aveva rinunciato a una punta centrale convinta di metterci sotto con l’eccellente quanto inconcludente manovra. Ciò non toglie che Prandelli meriti un plauso per il coraggio dimostrato nell’affrontare i Campioni del Mondo e d’Europa alla pari con una Nazionale sperimentale. Il primo esperimento è comunque riuscito e ha rivelato – ai pochi che non lo sapevano – quanto sia straordinaria la qualità di Giovinco, uno che a volte sembra troppo bravo quindi snobbato: il suo assist per Di Natale è stato uno dei gesti più felici dell’intera partita (la più bella vista finora) ed è parso che Totò non se l’aspettasse, un invito così. A un quarto d’ora dalla fine avremmo saldato il conto alla Spagna, punendo la sua presunzione. Al prossimo appuntamento – giovedì – ci aspetta la Croazia: in attacco stiamo bene anche in doppia coppia (Balotelli e Cassano non sono da buttare, Giovinco e Di Natale da riproporre: si gioca in quattordici…), in difesa prenderei in prestito l’idea del grande Trap che, fra una battuta e l’altra per dilettare i cronisti, ha sparato una verità tattica fondamentale:”Noi siamo qui come il Chelsea…”. La bella difesa all’italiana vogliamo lasciarla agli altri che magari, come gli rilandesi, non sanno farne buon uso?

Fonte: Il Roma.net

La Redazione

M.V

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