Avanti un altro. Mi confermano l’addio di Mazzarri, non lo discuto. Trovo deplorevole questa conclusione di un bel campionato celebrata non in chiave tecnica, non con i dovuti omaggi ai Cavani, ai Di Natale, Ljaic, Balotelli, Vucinic eccetera ma con lo stucchevole Giro di Walter che ha coinvolto altre firme della panchina. E non ho detto grandi firme. Ne ho conosciute, ma in altri tempi. Senza dubbio capaci e meritevoli di applausi, Mazzarri, Allegri e non so chi altro hanno aggiunto alla bella favola del campionato un romanzetto d’appendice ben tollerato dai Padroni del Vapore perchè così, parlando di mister dei misteri, va in secondo piano la miseria economica che impedisce acquisti di Top Players e anzi ne avvia – vedi Cavani – verso altri lidi. La partita del Napoli a Roma non ha valore se non per il gossip che l’ha anticipata: sul campo ha vinto il modesto, sincero e operoso Andreazzoli. Alla fine, le notizie da Siena e da Milano potrebbero dirottare le chiacchiere verso soluzioni d’emergenza e Mazzarri potrebbe già correre in soccorso a Moratti dopo l’ennesima clamorosa sconfitta di Stramaccioni. Mi dicono che uno dei motivi dell’addio di Mazzarri sia la difficoltà di rapporti con De Laurentiis. Foss’anche vero, con gli euromilioni che porta a casa, Mazzarri potrebbe anche sopportare gli eccessi verbali del suo vulcanico presidente. In futuro, anche per ovviare all’inconveniente, raccomanderei al Napoli l’ingaggio di un grande professionista di molti fatti, poche parole e anche quelle in difficoltoso idioma: parlo di Jupp Heinckes, il bravissimo tecnico del Bayern, vinca o no la Coppa dei Campioni. A lui, caro De Laurentiis, consegnerei una squadra adeguatamente rinforzata per correre verso lo scudetto e l’Europa. Per il godimento del popolo del San Paolo e il rodimento di qualcuno…
La Redazione
M.V.
