De Laurentiis ai microfoni di Radio Marte oggi l’aveva previsto: “Italia-Uruguay sarà una gara molto divertente”. Chi sa cosa avrà detto però il patron quando intorno al 20′ Maggio e Cavani sono stati protagonisti di uno scontro aereo che fortunatamente non ha prodotto conseguenze nefaste. Sono stati novanta minuti molto intensi, all’Olimpico non ha regnato il classico clima disteso delle amichevoli. Per dimostrare questa tesi basta considerare il numero di ammonizioni inflitte dall’arbitro portoghese Pereira Gomez: ben sei cartellini per l’Uruguay con la doppia ammonizione attribuita ad Alvaro Pereira, mentre solo Balotelli è l’unico nelle fila dell’Italia ad aver beccato l’ammonizione. L’Uruguay è una squadra solida che fa della compattezza difensiva, dell’aggressività, della solidità le sue caratteristiche, che diventano micidiali quando i gioielli che compongono il reparto offensivo esprimono le loro straordinarie qualità. I sudamericani sono passati subito in vantaggio al 3′ con Fernandez, bomber del Malaga che ha capitalizzato un cross di Caceres dalla destra. Fernandez ha sfruttato la distrazione dei due centrali Chiellini e Ranocchia, che si sono mossi in netto ritardo.
Nella compagine di Prandelli si sono messi in mostra soprattutto gli uomini della “lettera B”: Balzaretti, un’autentica furia sulla fascia sinistra che ha percorso continuamente la sua corsia producendo azioni pericolose fino al fischio finale, e Balotelli, molto volenteroso ed una spina nel fianco per la difesa dell’uruguagia. Il giocatore del Manchester City aveva una voglia disperata di fare gol e si è spesso rammaricato per non esserci riuscito, o per l’opposizione di un ottimo Muslera o per errori sotto porta.
Discrete le prove dei due “napoletani” Maggio e Cavani (entrambi in campo per novanta minuti) il primo non ha mai sofferto molto in fase difensiva, ma nella ripresa è riuscito a spingere molto di più, servendo un assist a Pepe, che di piatto impegna il portiere dell’Uruguay al 50′. Il break del terzino del Napoli continua al 54′ quando arriva alla conclusione su assist di De Rossi, ma il pallone si spegne abbondantemente sopra la traversa.
Cavani non conosce amichevoli; anche stasera è stato protagonista di una partita di grande sacrificio. Tabarez lo schiera qualche metro dietro Fernandez ed oscilla tra l’out destro e sinistro del fronte d’attacco, il “Matador” è l’autore di un’altra prova di grande movimento, facendo saltare i punti di riferimento della difesa dell’Italia in più di un’occasione. Cavani dà un grande contributo in fase difensiva non tirandosi mai indietro quando si tratta di ripiegare.
Il centravanti del Napoli è stato anche protagonista di uno screzio nel finale con Chiellini, che prima gli rifila un calcio sulla gamba d’appoggio e poi lo invita ad alzarsi: “Alzati, non piangere sempre” è il labiale del difensore della Juventus. Napoli-Juventus sarà recuperata il 29 Novembre, ma un antipasto è andato in scena all’Olimpico durante Italia-Uruguay.
A cura di Ciro Troise
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