Impegni importanti per l’Italia di Mancini, che nei prossimi giorni dovrà disputare cinque partite. Gli azzurri il primo giugno saranno impegnati a Wembley nella finalissima contro l’Argentina, per poi disputare quattro gare di Nations League contro Germania (andata e ritorno), Ungheria e Inghilterra. Il CT, da Coverciano, ha fatto il punto sulla sua Nazionale.
Come giudica lo stage?
“Molto buono, abbiamo visto più di 50 giocatori (tra cui Alessio Zerbin) e sono stati quasi tutti bravi, hanno un grande futuro davanti a loro. Spero abbiano la possibilità di giocare. Chi è rimasto qui non è perché è migliore di altri, ma perché abbiamo la possibilità di allenarli e valutarli ancora meglio”.
Ha peccato di riconoscenza?
“Non credo. Se guardiamo la questione tecnica avremmo già dovuto essere al Mondiale. Purtroppo hanno pesato alcuni episodi, ad esempio contro la Macedonia ci sono stati tanti episodi negativi. La nostra è una squadra giovane, non è un problema di riconoscenza”.
Che clima c’è attorno a questa Nazionale?
“Nonostante quello che è accaduto i tifosi sono ancora attaccati a noi. Undici mesi fa abbiamo vinto in maniera strameritata un Europeo, è una squadra che ha regalato grandi emozioni”.
Cosa rappresenta la vittoria della Conference League della Roma?
“Sicuramente è molto importante per il calcio italiano e per la nazionale, perché così i giocatori sono impegnati in partite importanti. Chiaro, rispetto a chi gioca la Champions la distanza è ancora tanta”.
Come giudica la Nations League?
“Il nostro è il girone più difficile. Inghilterra e Germania sono forti, l’Ungheria è allenata da un CT italiano e sarà difficile da affrontare”.
Lo stage verrà ripetuto?
“Quando ero ragazzo si faceva almeno una volta al mese, credo si possa fare anche ora. Abbiamo visto 52 ragazzi e alcuni non li conoscevamo. Alcuni sono bravi, com’è possibile che non giochino in Serie A?”.
Cambierà la squadra in queste gare di Nations League?
“Non tutta, ma magari possiamo inserire qualcuno tra i ragazzi giovani che ha giocato meno”.
Ha mai pensato all’addio?
“A volte si può pensare. Ma poi la Nazionale è così importante e la gioia è stata così importante che vale la pena aspettare. Quando si vince con la Nazionale è qualcosa di totalmente differente, poi nella vita mai dire mai”.
Quanti giocatori porterà a Wembley?
“Qualcuno dopo la partita in Inghilterra andrà a riposarsi e alcuni ragazzi andranno nelle varie Under. Quattro anni fa abbiamo messo insieme una squadra e l’abbiamo fatta giocare bene, si può fare anche adesso”.
Di Lorenzo e Spinazzola sono pronti?
“Di Lorenzo mi sembra di sì, Spinazzola è andato abbastanza bene nell’ultimo mese”.
Proverai a convincere Chiellini a restare?
“No, Giorgio ha fatto la sua scelta. Lo ringrazierò nuovamente ma è giusto che prenda la sua strada”.
Oltre a Chiellini, ci saranno altri addii mercoledì?
“No, nessuno ha l’età di Giorgio e in futuro potranno tornare utili”.
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