L’ex medico della Nazionale italiana Enrico Castellacci ha parlato così della questione Coronavirus:
“Il problema è abbastanza complesso. Bisogna innanzitutto considerare quali sono le nostre priorità in questo momento: di certo, non il calcio, ma tenere sotto controllo il Coronavirus. Se questa epidemia dovesse aumentare a macchia di leopardo, come chiudono gli stadi del nord chiudono gli stadi del sud. E’ un’ipotesi plausibile, non certo un mio suggerimento, la sospensione di un campionato”. Poi continua:
“Anche giocare a porte chiuse, per due o tre partite, va bene, ma ricordiamoci che, quando si spostano le squadre, si spostano comitive di 30-40 persone – aggiunge -. Può avere un senso giocare a porte chiuse se questa forma influenzale resta limitata a dov’è adesso, ma credo ci sarà uno sviluppo e altre regioni verranno interessate. Fermare il campionato non è un’eresia”. “Siccome tutti parlano dei recuperi, degli ingorghi delle partite, in questo momento la priorità in Italia non è il calcio. La priorità è un’altra. Le cose che possono sembrare fantascientifiche diventano realtà”
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