Esordio mondiale per gli azzurri di Prandelli sul prato verniciato di Manaus. Sparring partner di Sirigu (sostituto dell’infortunato Gigi Buffon, che ha dato forfait 24 ore fa dopo la rifinitura) e compagni è la sempre temibile Inghilterra di Roy Hodgson.
Il 4-1-4-1 di Prandelli con Chiellini esterno di difesa (De Sciglio è, come noto, out) e Marchisio e Candreva incursori di fascia rende chiaro il copione della prima frazione di gioco: il doppio regista (Pirlo e Verratti) è sinonimo di un prolungato fraseggio, spesso intervallato dalle discese di Sturridge e Sterling, due dal passo sicuramente diverso rispetto ai dirimpettai Chiellini e Paletta.
Proprio dal centro-sinistra della difesa azzurra arrivano i primi brividi, ma le conclusioni dalla distanza degli Englishmen in Brasil non impensieriscono più di tanto un Sirigu sempre sul pezzo. Chi pare in netta difficoltà, più che altro, pare Paletta. Per fortuna Barzagli ci mette una pezza dopo una discesa del solito Sterling.
L’Italia non sta a guardare: il possesso passa prolungato diventa pericoloso nel momento in cui Candreva (poco preciso nel primo controllo) e Balotelli (collo interno destro di poco alto sulla traversa di Hart) riescono a “pescare” le intuizioni del duo Pirlo-Verratti. La giocata decisiva è nell’aria. Al 35′ calcio d’angolo Italia: palla a Pirlo che, dal limite dell’area, con la solita genialità, decide di far scorrere la sfera verso Marchisio. Il destro dello juventino è un saggio di potenza e precisione: palla nell’angolino basso alla destra del portiere del City. 1-0, meritato non tanto per le occasioni da gol quanto per la mole di gioco espresso.
Quando la gara pare in discesa, ecco che Darmian (fino a quel momenti tra i migliori) dà il lato debole a Wayne Rooney. La star dello United crossa per l’accorrente Sturridge che, anticipando un non ineccepibile Paletta, fa il tap-in dell’1-1. Siamo al 37′. Poche emozioni fino al 44′ (da annotare l’insolito time-out, coniato apposta per i mondiali di Brasile). L’ultimo giro di lancette è invece ricco di occasioni azzurre: Balotelli sfiora il gol con un cucchiaio di pregevole fattura (ma Jagielka salva sulla linea) e Candreva lo imita centrando il palo dopo un dribbling su Johnson. Si va negli spogliatoi sull’1-1, riassunto dei primi 45′ Italia bene al momento del fraseggio, sempre pericolosa nella trequarti ma con un Balotelli spesso troppo isolato nell’aria anglosassone, Inghilterra sorniona ma sempre pericolosa, specie negli uno contro uno sul centro-sinistra azzurro.
Nella ripresa pronti via ed il duo Candreva-Balotelli fa male agli inglesi. Darmian allarga al laziale che beffa Glen Johnson e, rientrando sul mancino, pesca Super Mario che, sul secondo palo, fa 2-1. Azzurri avanti meritatamente: il copione della ripresa è facilmente intuibile, dentro Thiago Motta per Marco Verratti e l’apporto di centimetri che ne consegue, la priorità è contenere le sfuriate dei brevilinei dietro Sturridge. Al 72′ è il momento di Ciro Immobile, subentrato ad un Balotelli stanco ma, forse, ancora in palla. Niente esordio per Lorenzo Insigne, lasciato, date le contingenze, in panca.
Anche Parolo, subentrato in luogo di un esausto Candreva, partecipa alla guerra degli ultimi 10′, scanditi da qualche acuto inglese (conclusione di Rooney e punizione troppo telefonata di Baines), tanta sofferenza e la gioia personale sfiorata da un immenso Pirlo con una ‘maledetta’ allo scadere.
Più che positivo, anche in virtù della debacle uruguaiana, l’esordio degli azzurri. La gara odierna ha messo in evidenza virtù e limiti di un undici insidioso quando ha tempo per imbastire la manovra e sfruttare l’estro di Pirlo e Balotelli (perni centrali della manovra) ed alleggerire sugli esterni (specie sull’out destro), ma gracile quando attaccato in velocità.
ITALIA-INGHILTERRA 2-1 (35′ Marchisio; 37′ Sturridge; 50′ Balotelli). Ecco il tabellino del match di Manaus:
ITALIA 4-1-4-1: Sirigu 6; Darmian 6.5, Barzagli 6, Paletta 5.5, Chiellini 6; De Rossi 6; Candreva 7, Pirlo 6, Verratti 6 (57′ Thiago Motta 6), Marchisio 6.5 (79′ Parolo sv); Balotelli 6.5 (73′ Immobile 6). All. Prandelli 6.5
INGHILTERRA 4-2-3-1: Hart 6; Johnson 5.5, Jagielka 6, Cahill 5.5, Baines 6; Gerrard 6, Henderson 6 (73′ Wilshere 5.5); Wellbeck 6.5 (61′ Barkley 6), Sterling 6.5, Rooney 6; Sturridge 6 (80′ Lallana sv). All. Hodgson 6
ARBITRO: Kuipers (OLA) 6.
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