Potrebbe arrivare dal Consiglio federale di questa mattina il via libera a Italia-Francia al San Paolo. Il presidente dei Dilettanti, Carlo Tavecchio si esprime chiaramente in questa direzione. «Non ci sono dubbi che Napoli è la candidata principale ad ospitare l’amichevole di novembre – dice – Ne abbiamo già parlato informalmente tra di noi e non credo che ci siano difficoltà ad assegnare la sfida a quella città. Sono sei anni che la Nazionale non gioca a Napoli, un’eternità considerando i precedenti dell’Italia su quel campo e davanti a quel meraviglioso pubblico». A quanto pare pronti ad esprimere un parere positivo anche gli altri presidenti delle Leghe: Beretta, Abodi e Macalli.
La Regione Campania e il Comune, attraverso il governatore Caldoro e il sindaco de Magistris, hanno già dato piena disponibilità. Ovviamente l’ultima parola spetta il club azzurro, che in base alla convenzione per l’utilizzo dell’impianto di Fuorigrotta, deve dare l’ultima autorizzazione. Lo scorso giugno, infatti, è stato proprio il patron De Laurentiis a negare il San Paolo per la supersfida tra l’Italia di Prandelli e la Spagna campione del mondo in Sudafrica (che poi è stata dirottata a Bari). Colpa dei lavori di adeguamento dello stadio in vista dell’imminente partecipazione alla Champions League. Questa volta non dovrebbero esserci intoppi di questo tipo, anche se la Figc ha bisogno del Napoli come partner per organizzare la prestigiosa amichevole.
L’Italia non gioca al San Paolo dal 2 settembre del 2006: era l’Italia di Donadoni che affrontava la Lituania nella prima gara per la qualificazione agli Europei. La gara terminò con un deludente 1-1, con la rete del pari firmata da Pippo Inzaghi.
Il comitato regionale della Figc è stato il principale sponsor dell’operazione. L’avvocato Salvatore Colonna è soddisfatto: «Noi abbiamo fatto tutti i nostri passi – spiega – attendiamo fiduciosi la decisione del Consiglio federale». La fumata bianca attesa per il pomeriggio di oggi. Anche il presidente federale, Giancarlo Abete, durante una recente visita nel capoluogo campano, ha spiegato che «non vede l’ora di riportare l’Italia a Napoli. Ci abbiamo provato ad agosto, ma De Laurentiis stava effettuando dei lavori in vista della Champions».
Quei lavori, ora, sono serviti a rendere il San Paolo in regola con le norme della Uefa e della Fifa. Dunque, sotto questo profilo, l’impianto di Fuorigrotta è idoneo. Sarebbe la terza sfida con i transalpini al San Paolo (i precedenti nel 94’ e nel ’78, nessuna vittoria azzurra). Napoli è in pole position, insidiata a debita distanza da Firenze e Trieste. Tra la candidatura ed il sì ufficiale non ci sarebbero ostacoli: il San Paolo non è un gioiello architettonico ma comunque non è neppure in condizioni drammatiche, nonostante le critiche dei tifosi del Chelsea, ospiti la settimana scorsa dell’impianto napoletano.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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