Saranno dei pellegrini. Ma pellegrini speciali, come lo sono la visita e l’incontro che li attende oggi a mezzogiorno, nella sala Clementina della Citta del Vaticano. Da una parte la Nazionale azzurra guidata da Cesare Prandelli in compagnia di quella argentina che ha in Leo Messi il suo leader assoluto; dall’altra il Santo Padre, Papa Francesco, per l’«udienza privata» che il Pontefice ha concesso alle due squadra di calcio che domani sera, in suo onore, si sfideranno (ma è un modo di dire) in un match amichevole. Italia e Argentina arriveranno insieme, nello stesso bus, come una scolaresca, dopo aver alloggiato nello stesso hotel della Capitale. Lo sanno bene anche i quattro «napoletani»: Higuain, Maggio, Fernandez e Insigne hanno viaggiato insieme, sullo stesso treno arrivato a Termini verso le 12,15. Il Pipita ha esternato poche parole: «Da quando sono a Napoli vivo emozioni tutti i giorni. Ora sono contento di incontrare Papa Francesco». Insigne si è confidato con i suoi agenti: «Il cuore mi batte forte, sarà davvero una sensazione speciale. Spero che non mi chieda nulla perché di sicuro non saprei cosa dire. Per me questo è un anno straordinario non solo per la carriera: la nascita di mio figlio, il matrimonio e ora l’incontro con il Papa». Il ct azzurro è sereno. «Se trovo il coraggio glielo chiedo: Santità, perché domani sera non viene all’Olimpico a vederci?». Cesare Prandelli a poche ore di distanza dall’incontro è già emozionato. Ieri all’Acquacetosa più che pensare a chi far giocare all’Olimpico (si fa spazio l’idea di un tandem iniziale Osvaldo-Balotelli) ha occupato la mente su quello che dovrà dire. Toccherà a lui prendere la parola prima degli altri. Non certo, per fortuna, a Supermario che ieri ha infelicemente giudicato l’incontro con il Papa «meno importante di una partita di calcio». A Prandelli la frase non è andata giù: «Ha detto una simile cosa? Le partite che uno gioca sono centinaia, poter parlare con il Papa capita forse una volta nella vita, se sei fortunato come lo siamo noi, e poi mai più». In realtà, poi, Balotelli si è riscattato: «Cosa dirò al Papa? Qualcosa di importante per la religione, perché per chi ci crede la Fede è una forza, un aiuto: ma le parole le tengo per me». Juan Mario Bergoglio è un grande appassionato di calcio: sostenitore del San Lorenzo de Almagro, squadra fondata da un salesiano e che veste i colori del mantello della Madonna, il Papa ha ancora la tessera n.88235, spesso da vescovo-tifoso era in tribuna la domenica nello stadio del quartiere di Boedo. E quando a Roma, già vestito di bianco, ha ricevuto la maglia del suo club oltre a benedirla non si è trattenuto dall’aggiungere: «E che vinca il San Lorenzo…». E del San Lorenzo era Lavezzi che, a quanto pare, oggi gli porterà in dono proprio una delle maglie del San Lorenzo che lui ha indossato fino al 2007, prima di arrivare a Napoli. «In questo modo daremo il benvenuto al Papa. La partita ha un spirito particolare. L’idea è quella di andare a una festa. Sarà qualcosa di speciale», spiega ancora Prandelli. Il ct ha poi affrontato anche altri temi. «Io al Gay Pride? Se sono feste sono feste, lo stesso Papa ha risposto in maniera straordinaria sui gay. Da solo non andrei, ma con la Nazionale e tutti i giornalisti al seguito sì…». Tre giorni speciali per l’Italia e per l’Argentina. E lo fa capire anche il gesto di Messi: la pulce è infortunata e probabilmente domani non giocherà all’Olimpico. Ma è venuto a Roma solo per la visita a Papa Francesco. «Sarebbe bello potergli dedicare il Mondiale del 2014», scrisse su Twitter per festeggiare la sua elezione.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
R.D.G.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro