La seconda partita del girone può già essere decisiva per l’Italia: di fronte c’è la Croazia, già a 3 punti, mentre la Spagna se la vedrà con l’Eire di Trapattoni, a zero e alla portata degli iberici. Cruciale dunque per l’Italia non perdere contro i croati, importantissimo sarebbe in verità centrare la vittoria. Fra gli uomini di Bilic pochi dubbi, che riguardano l’attacco (Jelavic o Eduardo?); ma anche Prandelli sembra avere chiaro l’undici da schierare in campo: stando alle sue dichiarazioni, c’è un solo ballottaggio.
ENIGMA DEL CAMBIO – E allora tutti si chiedono: quale sarà l’unica variazione del CT italiano? In molti scommetterebbero sulla bocciatura di Balotelli. In realtà non è così scontato, per varie ragioni: gli allenatori amano la coerenza, specie quando a parlare sono i risultati; e i fatti dicono che Di Natale ha ben figurato, ma non giocando dall’inizio bensì entrando a partita in corso per rompere gli equilibri. Inoltre, la fisicità di Balotelli è irrinunciabile per “stancare” i difensori avversari. Infine, è importante dare una seconda chance al Balo, che con una bocciatura potrebbe “bruciarsi”.
GEOMETRIE O CORSA – E allora, che sia il centrocampo lo spazio destinato a un nuovo innesto? Sia in occasione della prima analisi tattica di Euro 2012 (clicca qui per leggere), sia in sede di pagelle (clicca qui), abbiamo sottolineato le difficoltà di Thiago Motta schierato alla sinistra di Pirlo: l’italo-brasiliano è troppo lento e troppo compassato per giocare in quella zona, dove servirebbero anche interdizione e dinamismo. Il colore delle pettorine in allenamento ha concesso qualche ulteriore sospetto in proposito, ed è allora meno improbabile che a giocare sia un corridore instancabile come Nocerino, un “nuovo Gattuso” che all’Italia manca non poco. Tanto più se si considera che la Croazia, nella trequarti, ha un fuoriclasse come Modric, che va seguito a vista.
PROMOSSE LE FASCE E DE ROSSI – Il resto dovrebbe essere una conferma in blocco, con la sola piccola perplessità relativa a Giaccherini: non tanto per il rendimento del giovane juventino, assolutamente soddisfacente contro la Spagna, ma per il ruolo, che imporrebbe anche oneri di copertura che – si è visto soprattutto contro Navas – non competono a Giaccherini. Non è escluso che il cambio sia proprio relativo alla fascia sinistra: in tal caso sarebbe pronto Balzaretti. Certa è la conferma di De Rossi, il cui esperimento da centrale della difesa a tre funziona benissimo (posizione che ricorda in verità quella del vecchio “libero”).
Anche Christian Maggio va verso la riconferma – di seguito le probabili formazioni:
L’AVVERSARIO – La Croazia gioca con un 4-4-2 molto dinamico, forte di un buon collettivo che gira intorno al talento di Modric e ad altre discrete individualità. Il tasso tecnico dell’Italia è comunque superiore, e andrebbe fatto valere: lasciare che la partita si giochi solo sul piano dell’agonismo potrebbe favorire i croati. Ma proprio per evitare che i grintosi avversari dell’Italia prevalgano atleticamente, è auspicabile che un giocatore come Nocerino sia della gara. A far girare bene il pallone potrà provvedere l’asse De Rossi-Pirlo-Cassano, con Maggio e Balzaretti o Giaccherini chiamati a spingere sulle ali. Diversificare le azioni offensive – ovvero giocare non solo per vie centrali o solo sulle fasce – per sorprendere la Croazia potrà giovare alla manovra azzurra. Nella speranza che si impongano (o, in alcuni casi, si risveglino) le doti dei giocatori azzurri di maggior talento.
Lorenzo Licciardi
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