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Italia, Conte: “In gueste due gare cercherò risposte in vista dell’Europeo. Avrei voluto lavorare di più con la Nazionale ma…”

Le parole del ct alla vigilia del match amichevole con la Spagna

Antonio Conte, ct dell’Italia, ha parlato in conferenza stampa alla viglia del match amichevole contro la Spagna: È difficile parlare di calcio quando accadono queste cose? E’ la seconda volta che capita, era accaduto anche in occasione dell’impegno col Belgio. Ripercorriamo dei momenti brutti già vissuti. Dispiace, la mente va a queste situazioni orribili. “

Avete discusso dei problemi di sicurezza in Francia? “Quello che sta accadendo adesso deve portare ad alzare il livello dell’attenzione, gli Europei così come i Mondiali sono manifestazioni di festa. Ci sono i cittadini di tutti i paesi e deve essere una festa. Mi auguro che questi fatti non creino problemi. Spero ci sia grandissima sicurezza e che non ci si abitui a questi episodi, l’attenzione deve restare ad alti livelli”.

Come state affrontando questa vigilia della gara con la Spagna? “Sicuramente non passa inosservato quanto accaduto, ci colpisce in maniera profonda e ci spaventa. E’ inevitabile, però, pensare anche all’evento sportivo per prepararlo nel migliore dei modi. E’ il modo giusto per rispondere a chi ci vuole mettere paura. Noi dobbiamo trasmettere gioia”.

Che valore ha questa gara in vista delle convocazioni per l’Europeo? De Rossi potrà essere convocato? “Questo doppio impegno ha un valore notevole, dopo non ci sono altri impegni e mancheranno dei mesi per la convocazione definitiva. Sono due gare che osserverò attentamente, abbiamo fatto una convocazione abbastanza ampia. Li avrei voluti vedere un po’ di più, ma non è stato possibile e in queste due gare cercherò di avere dei responsi. Soprattutto in allenamento dovrò capire se i nuovi arrivati potranno essere utili per l’Europeo. Per quello che riguarda chi non c’è – dice rispondendo alla domanda su De Rossi – posso dire che monitorerò tutto con attenzione nei prossimi due mesi. Guarderò anche la MLS dove gioca Giovinco. Ho, comunque, già delle mie idee sulle convocazioni”.

Cosa vuoi vedere domani sera? Che formazione giocherà?Mi aspetto di vedere in campo quello che abbiamo provato, sicuramente non è semplice preparare una partita con persone che non vedi da tanto tempo. Come sempre, però, ho trovato dei ragazzi straordinari, delle spugne. Mi aspetto di vedere quanto preparato contro una delle favorite per la vittoria dell’Europeo. Voglio delle risposte, anche in virtù del fatto che mancheranno diversi giocatori che nelle precedenti gare hanno giocato. Voglio avere risposte chiare su tutti, sarà un’occasione importante. Formazione? La conoscete, oggi era tutto aperto. Penso sia una presa in giro questa domanda (Buffon; Darmian, Bonucci, Astori; Florenzi, Thiago Motta, Parolo, Giaccherini; Candreva, Pellè, Eder, ndr)”.

3-4-3 modulo importante per arricchire i giocatori?Penso sia un ulteriore step che ci aspetta. Da questo punto di vista sono contento e soddisfatto, all’Europeo arriveremo con una squadra, non una selezione. Riuscire a trovare delle soluzioni diverse senza cambiare i nostri principi può essere un valore aggiunto. Quello di domani sarà un altro step. Ho fiducia visto il modo in cui lavorano questi ragazzi”.

“Senza Barzagli e Chiellini cosa la spinge a tornare a tre? Un po’ di tutto, sarà un bell’esame e c’è l’esigenza di provare”.

Alla luce di questa settimana credi sia stato giusto comunicare il tuo addio in questo momento?Dalla stampa mi era stato chiesto di fare chiarezza per il bene della Nazionale e non arrivare all’Europeo senza aver chiarito il suo destino. Mi avete chiesto correttezza e credo di averla data. Mi dispiace che spesso e volentieri, a prescindere da quello che si fa, si provi a creare del disordine. Questo dispiace, per me questa è una esperienza fantastica e non mi sono mai pentito della scelta fatta. Auguro a chiunque di fare quando sto facendo io. Allenare il club è una cosa, allenare la Nazionale del tuo paese è un’altra. Ti dà orgoglio smisurato. Quando sono arrivato mi era stato promesso di lavorare molto di più rispetto a quanto poi sono stato utilizzato. Non volevo mancare di rispetto a nessuno. Pensavo di essere utilizzato di più, ma questo non è avvenuto. A giugno spero che tutta l’Italia ci sostenga e ci aiuti a superare quel gap che in questo momento c’è con altre squadre. Abbiamo creato una squadra e questo è molto importante”.

Il calcio cosa rischia di diventare se questi attacchi terroristici sfociano in una guerra?Penso che non possiamo e non dobbiamo farci spaventare, se dovesse prevalere la paura su tutto si rischierebbe di non vivere più. Questo non deve accadere, quelle calcistiche sono manifestazioni di festa in cui la gente trova tempo per tifare. Reprimere per paura che possa accadere qualcosa credo sia la morte vera. Non dobbiamo farci spaventare, se subentra la paura è davvero la fine”.

Fonte: Tmw

 

 

 

 

 

 

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