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Italia, che peccato. La Spagna va in finale ai rigori. In grande spolvero Maggio, tra i migliori

Due ore e 50’ di battaglia a Fortaleza. Al settimo rigore l’Italia perde la possibilità di giocarsi la finale della Confederations Cup contro il Brasile domenica Rio de Janeiro. Decisivo l’errore dal dischetto del difensore juventino Bonucci: pallone alle stelle dopo le perfette esecuzioni di Candreva, Aquilani, De Rossi, Giovinco, Pirlo e Montolivo. Il 7-6 per la Spagna campione del mondo è firmato da Jesus Navas. Peccato, proprio dopo una lezione di calcio data nel primo tempo dagli azzurri alle Furie Rosse. Domenica le due finali: l’Italia, che avrebbe meritato di sfidare la Seleçao, dovrà sfidare l’Uruguay di Cavani alle ore 18; nella notte il duello tra i verdeoro e gli spagnoli, fischiati a Fortaleza dai tifosi locali che avrebbero preferito gli azzurri come avversari.
Le Furie Rosse fanno subito capire la solita musica e Pedro tenta la soluzione personale dopo appena 2’, ma il diagonale non inquadra la porta. Gli azzurri non si spaventano, anzi replicano. Gilardino protegge il pallone e lo serve all’accorrente Giaccherini, ma anche in questo caso potenza e precisione non sono all’altezza. L’Italia contiene e riparte, cercando di essere pericolosa sui calci piazzati: da angolo il colpo di testa di Maggio che finisce sul fondo. Al quarto d’ora proprio l’esterno del Napoli trova spazio, innesca Gilardino a centro area che anticipa bene, incrocia, ma il pallone si perde a lato. Maggio è una spina nel fianco per la difesa spagnola che non riesce a fermarlo, anche quando taglia fuori tutta la retroguardia, ma di testa si fa respingere la conclusione di Casillas.
L’Italia crea tanto, ma spreca troppo: prima De Rossi trova spazio e centro area, ma mette fuori su punizione di Pirlo. Subito dopo bella giocata di Giaccherini, Maggio ci mette ancora lo zampino, ma Marchisio in tuffo angola troppo, non trovando la porta. Clamorosa occasione al 36’: cross di Giaccherini e splendido inserimento del solito Maggio che si getta sul pallone, ma Casillas chiude lo specchio della porta per la disperazione della panchina azzurra. Sul capovolgimento di fronte anche Torres ha sul mancino la palla buona, ma mette fuori allargando troppo il diagonale. Dopo l’intervallo Prandelli decide di affidarsi a Montolivo, tenendo negli spogliatoi Barzagli e arretrando De Rossi sulla linea dei difensori. La Spagna appare decisamente più intensa: ci prova subito Iniesta che mette a lato. La risposta azzurra dal cross di Candreva sul quale Gilardino non arriva. Al 13’, Torres tiene bene, scarica per Navas che costringe Buffon a distendersi per fare suo il pallone. La squadra di Prandelli fatica: Iniesta si invola per metà campo, ma poi fallisce il tiro. I 30’ supplementari non cambiano la gara, qualche brivido nell’area azzurra ma Buffon è attento. Quindi, la lotteria dei rigori.

Fonte: Il Mattino.

La Redazione.

D.G.

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