Un’impresa finanziaria per essere pari all’impresa sportiva di portare la squadra allo storico traguardo della serie B. Al momento, l’Ischia calcio si affanna a mantenere la vetta della classifica nell’ostico girone H di serie D; eppure la strada futura sembra già tracciata. Il club ha trovato il suo «uomo dei miracoli» e adesso non solo la tifoseria torna a sperare, così come il tessuto imprenditoriale isolano, dal commercio al turismo. «Lello Carlino è un imprenditore con le spalle larghe, che ama lo sport, ma al tempo stesso non è uno sprovveduto. Per questo – dice il dg Nicola Crisano, fra gli artefici dell’ambizioso progetto – siamo sicuri che il piano di rilancio dell’Ischia Calcio godrà di continuità». Comunque andrà a finire in campionato (ma Carlino è fiducioso nella promozione dell’undici di Bruno Mandragora), il dado è comunque tratto: a fine stagione la società «Green Island» di Carlino e amici subentrerà a quella attualmente presieduta dal manager torinese Prospero Santo.
«Entriamo in gioco – ha avvertito Carlino – per avere il controllo del pacchetto azionario, a garanzia del fatto che agli investimenti potranno seguire le scelte operative che riterremo più giuste». I finanziatori isolani a loro volta entreranno con una propria società e quote di minoranza. Fra loro, le new entry come il gioielliere Marco Bottiglieri; Giancarlo Carriero proprietario del prestigioso albergo della Regina Isabella e del sindaco Giosi Ferrandino.
«Soprattutto attueremo decisioni rapide, perchè la scalata alla serie B non è impossibile e non deve essere un obiettivo a tempo indeterminato» sottolinea Carlino, che ha commissionato un dettagliato piano-costi e un programma di marketing e merchandising che rappresentano la vera novità in grado di attrarre investimenti sul progetto della «seconda squadra cittadina».
«Riconosco la qualità degli uomini e apprezzo il progetto sportivo che parte da basi solide. Faremo belle cose tutti assieme» ha confidato Dino Celentano, fra i papabili dirigenti della nuova realtà calcistica. Insomma tanti fattori che, messi insieme, vogliono portare ai risultati auspicati. Gli investitori motivati ci sono, il brand Ischia, pure; mentre l’innesto di figure importanti, sia sotto il profilo tecnico (Taglialatela) che gestionale (oltre a Celentano possibile anche l’interessamento di Lucio Punzo) si cerca di perfezionare giorno dopo giorno.
Programmato infine anche uno stadio omologato per la B, realizzabile grazie a fondi pubblici, finanziamenti Coni e investimenti di privati che mirano a una nuova struttura da adibire anche a centro commerciale, fitness e wellness, ristorante, bar, parcheggi, in grado di garantire l’organizzazione di eventi internazionali.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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