Termina oggi, e con il cosiddetto “botto”, l’entusiasmante stagione dell’Ischia “schiacciasassi” di Sasà Campilongo. Dopo un campionato da incorniciare, stravinto già a fine marzo, la compagine campana cuce (di diritto) il tricolore sulla maglia gialloblù. A Piancastagnaio ha vinto la squadra più forte, la migliore di tutta la Serie D, per continuità (record di punti nel girone) e per il natura aplomb delle grandi squadre per gli appuntamenti di cartello. A fare le spese dell’ennesima vittoria di Cunzi (quest’oggi fenomeno solo ad intermittenza) e compagni è toccato ad una squadra di tutto rispetto, quel Delta Porto Tolle (Veneto) già campione del Girone C e finalista di Coppa con la Turris (con ci corallini campioni dopo il 3-1 finale). La gara si è messa subito in discesa per gli uomini di Campilongo, che già al 7′ trovano il vantaggio con Masini, bravo a ribadire in rete con un colpo di testa un invitante cross di Nigro dopo una respinta laterale di Del Bino su conclusione dalla distanza di Evan Cunzi. I veneti hanno tentato di risvegliarsi, ma tutte le azioni più pericolose della prima frazione di gioco sono dell’Ischia, che alla mezz’ora trova addirittura il rocambolesco raddoppio: Del Bino, eclettico e un pò matto estremo difensore veneto, alza un campanile che sorvola l’area di rigore del Porto Tolle, una folata di vento, però, rende il suo rinvio un pericolo per la sua stessa porta: il pallone prende un effetto stranissimo e supera lo stesso Del Bino, per il più fantozziano e sciagurato degli autogol. La ripresa cambia decisamente registro: è il Delta Porto Tolle a fare la gara, accorciando le distanze con Garbini (su azione d’angolo) e sprecando malamente sotto porta. Il più incredibile degli errori porta la firma di Djordjevic, punta balcanica subentrata al fantasista Marangon, che al 75′, a due metri dalla porta di Mennella, svirgola un pallone facile facile e butta alle ortiche la palla del pareggio. I minuti finali sono da cardiopalma: i veneti sono costantemente nella trequarti ischitana, sfiorando più volte il pareggio e trovandolo a 3′ dalla fine, non fosse che Garbini (ancora lui) devia il pallone in porta da posizione di lievissimo fuorigioco. Sasà Campilongo, in tribuna dopo la squalifica della semifinale col Bra, è assatanato: urla e si sbraccia e, nonostante la distanza tra la sua postazione ed il rettangolo di gioco, riesce a tenere alta la soglia d’attenzione dei suoi: al 90′ è 2-1 e l’Ischia si conferma, anche per gli albi, la squadra più forte della Serie D. Onore al Delta Porto Tolle, realtà organizzata e piena di talento, ma obiettivamente meno extraterrestre di quella isolana.
Ischia- Delta Porto Tolle 2-1. Ecco il tabellino del match di Piancastagnaio:
Ischia (4-3-3): Mennella, Finizio, Tito, Nigro, Matera, Cascone, Longo, Platone (13′ st Alfano), Cunzi (10′ st Galizia), Armeno, Masini (31′ st Ausiello). A disposizione: Incarnato, Pulci, Magnanelli, Perna. All. Tebi (Campilongo squalificato)
Delta Porto Tolle (4-4-2): Del Bino, Garbini, Maiese, Dell’Ara, Stocco, Pettarin, Zanardo (32′ pt Albertini), Roma (12′ st Politti), Gherardi, Maragon (14′ st Djordjevic), Conti. A disposizione: Passarella, Tricoli, Bonometti, Celegato. All. Zuccarin
Arbitro: Luciano di Lamezia (assistenti: Scatragli di Arezzo e Di Monte di Chieti) Marcatori: 7′ Masini (I), 31′ autogol Del Bino (I); 55′ Garbini (D).
Note: Ammoniti: Maiese, Dall’Ara. Corner 1-5. Recupero: pt 1′; st 5′.
A cura di Mirko Panico
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro