Pubblicato nell’albo pretorio del Comune di Napoli il bando di gara per la gestione provvisoria dell’ippodromo di Agnano. Più che di un bando in realtà si tratta di una “procedura semplificata per l’affidamento” della gestione, limitatamente a 12 mesi, in attesa del bando di gara europeo che probabilmente assegnerà l’impianto per 30 anni. «La procedura semplificata – si legge nel documento redatto dalla dottoressa Aprea, dirigente del Patrimonio – si rende necessaria “per realizzare le condizioni minime per lo svolgimento, al massimo nel prossimo autunno, della manifestazione Gran premio ippico di Agnano, così come stabilito dalla giunta municipale».
Il Comune, tramite l’assessore Pina Tommasielli, ad aprile aveva ottenuto dal ministero delle Politiche Agricole che il Gran premio Lotteria, con Agnano chiuso, non fosse dirottato su altro ippodromo, ma rinviato da maggio ad ottobre. Per l’autunno si sarebbe trovato il modo di riaprire Agnano. L’ippodromo è chiuso da dieci mesi per la crisi di liquidità e il successivo fallimento della società di gestione, la “Ippodromo Agnano spa” guidata da Gaetano Papalia. La giunta comunale, un mese fa, ha deliberato che l’impianto venga assegnato ad un nuovo gestore, attraverso due gare di appalto, una provvisoria per un periodo di un anno, e una europea che avrà una scadenza trentennale.
Ora c’è la gara provvisoria, finalizzata soprattutto al recupero del Lotteria, che prevede da parte dell’aggiudicatario il versamento di un fitto mensile di almeno 21mila euro. Sono previsti dei punteggi per il numero dei lavoratori che saranno assorbiti. Condizioni di gara appetibili, se non fosse che l’ippodromo versa in condizioni distrastrose, in alcuni punti sembra una discarica. Per rigenerare la pista d’erba del galoppo ci vorranno quattro mesi di lavori radicali. Meno drammatica la situazione per la pista di trotto che necessita comunque di interventi urgenti. Chi si aggiudicherà la gestione provvisoria dovrà comunque trovare un accordo con la curatela fallimentare per utilizzare i mezzi e gli impianti per far ripartire le corse. Un esborso notevole che potrebbe demotivare eventuali candidati alla gestione annuale per i quali non c’è ovviamente nessuna garanzia di aggiudicarsi il bando europeo che, per la durata trentennale, consente investimenti ben più rilevanti. La speranza è che qualche imprenditore illuminato si faccia avanti.
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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