Il collega Alessandro Iori interviene nel corso de ‘Un calcio alla radio’. Ecco quanto evidenziato a riguardo:
“Mi sembra rischioso affidare al solo rendimento nelle competizioni europee il frutto del lavoro di un allenatori: è vero che i risultati sono importantissimi ma ci sono anche altri parametri per decretare quanto di buono faccia un tecnico. Nelle partite da dentro o fuori, spesso può essere un dettaglio a fare la differenza. La permanenza di Di Francesco si basa sul rigore o meno assegnato a Schick, a questo punto: questa cosa mi turba. E’ vero che quest’anno si è venuto in contro ad un 7-1 in Coppa ed un derby perso ma per me l’esonero è ingiusto: gli è stata smantellata la squadra e gli hanno preso giocatori spesso non idonei alla sua filosofia, basti vedere i difensori in rosa. Spero nessuno si scordi, però, le imprese di Champions dello scorso anno e, soprattutto, l’esordio da titolare di Zaniolo in Champions al Santiago Bernabeu. Anche Sarri non ha vinto nulla in termine di titoli ma dire che non ha fatto un grande lavoro al Napoli sarebbe blasfemo. Anche oggi se ne vedono i frutti.”
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