“Siamo arrivati a 1 centimetro da tutto, dalla finale di Coppa Italia, a Salisburgo, a stasera. Eravamo in serie positiva dal 3 marzo ma poi abbiamo avuto tante occasioni per chiuderla prima. Penso avremmo meritato di più stasera ma questo è il calcio”. Eccola, la fotografia di Simone Inzaghi di questa stagione della Lazio e della partita dell’Olimpico di stasera. “Nel momento del 2-2 c’è stata l’espulsione ma il gol di Vecino era da evitare. Questo però non toglie nulla alla stagione dei ragazzi che ringrazio. Teniamo le cose buone e impariamo dagli errori. Per come abbiamo tenuto il campo stasera avremmo meritato di più – ha proseguito l’allenatore biancoceleste ai microfoni di SkySport -, è una sconfitta avvenuta in modo strano ma nel calcio succedono anche partite del genere. Mercato? Ci sarà del tempo. Dobbiamo riordinare le idee, vedere cosa è andato perché i ragazzi si sono meritati uno stadio come quello di stasera. Non lo vedevo così dai tempi dello scudetto. Mi dispiace non aver fatto quest’ultima salita. Ci servirà da lezione per capire dove intervenire e migliorare. Sarà difficile lasciare da parte questa partita perché resterà dentro di noi ma ho ringraziato personalmente, uno ad uno, i ragazzi che hanno stupito anche me. Se analizziamo i gol presi vediamo che avremmo potuto fare di più. Noi però abbiamo dimostrato di essere l’unica squadra ad aver battuto due volte la Juventus. Non ho lasciato nulla al caso ma ho voluto che la squadra lottasse su tutti gli obiettivi. Siamo andati oltre e abbiamo fatto grandi cose. Ora, certamente, però c’è delusione. Cambio di Immobile? Non avrei voluto toccare niente ma avevo Ciro che veniva da 19 giorni di inattività, sapevo che avrei potuto toglierlo. In quel momento non stavamo soffrendo ma con lui ho dovuto farlo. L’unico rammarico è che avrei dovuto togliere Lulic. Ma Immobile mi aveva chiesto il cambio. Sinceramente non avrei cambiato nulla ma lui non poteva giocare di più. Stiamo lavorando per cercare di prendere meno gol. Ho difensori capaci ma si deve difendere tutti insieme. Giochiamo un calcio offensivo ma in certe partite non ne abbiamo preso neanche uno”.
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